Anche le sue api sanno che la regina Elisabetta II è morta. C’è una persona che le ha avvertite del decesso della loro sovrana e che l’Inghilterra ha un nuovo re. Questa persona è John Chapple, l’apicoltore reale, che ha spiegato il curioso rituale.
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L’antica tradizione
“È tradizione quando qualcuno muore che tu vada agli alveari e dica una piccola preghiera mettendo un nastro nero sull’alveare – racconta Chapple come riporta il DailyMail –. Si bussa a ogni alveare e dici: ‘La padrona è morta, ma non andartene. Il tuo padrone sarà un buon padrone per te'”.
Stando a una antica superstizione, infatti, le api, se non vengono ragguagliate, non producono più miele. Stiamo parlando di una tradizione che a quanto pare avrebbe radici celtiche. Si sarebbe poi diffusa come forma folkloristica in Inghilterra, Galles, Irlanda, Svizzera, Paesi Bassi, Francia, Germania e alcune parti degli Stati Uniti.
Le api informate della morte della regina
A Buckingham Palace ci sono cinque arnie, altre due si trovano invece a Clarence House, con circa 20mila api ognuna. Stando al rituale l’apicoltore deve mettere su ciascuna di esse un fiocco nero, bussare delicatamente e con voce sommessa annunciare: “La padrona è morta, ma voi non andate. Il vostro padrone sarà buono per voi”. Quindi segue l’appello alle api “a essere buone con il nuovo padrone”.
Chi è John Chapple
John Chapple, 79 anni, è apicoltore reale da 15 anni, ed è arrivato a lavorare per Elisabetta II senza sostenere nessun colloquio. Non ha dovuto neanche presentare il curriculum. Chiamato dal giardiniere reale, si è preso cura delle api. La sua speranza, adesso, è quella di restare anche durante il regno di Carlo III. L’uomo ha fatto sapere che lavorare per la regina è stato un vero privilegio e ora si augura che i reali vogliano tenerlo nei loro possedimenti.
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