Il 16 giugno, Giornata mondiale delle tartarughe marine, il WWF pubblica il nuovo report “Italia, penisola delle tartarughe”.
Il 16 giugno, in occasione della Giornata mondiale delle tartarughe marine il WWF pubblica il nuovo report “Italia, penisola delle tartarughe”. Il racconto della vita e minacce di questa specie, ma anche tutti i progetti che il WWF porta avanti e i risultati ottenuti per la loro tutela.
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Le tartarughe marine del Mediterraneo
Il Mediterraneo ospita tre specie di tartaruga marina: la tartaruga comune (Caretta caretta), quella verde (Chelonia mydas) e, più rara, quella liuto (Dermochelys coriacea). Queste nidificano soprattutto sulle coste orientali del bacino, mentre la tartaruga comune Caretta caretta è l’unica che nidifica regolarmente lungo le coste italiane. Negli ultimi cinque anni (2016-2021) si è registrato un aumento nel numero dei nidi che, tuttavia, rappresentano solo alcune decine di unità dei circa 8mila dell’intero Mediterraneo.
I mari intorno all’Italia, invece, rivestono una grande importanza per la popolazione di Caretta caretta del bacino. Quello Adriatico, per esempio, è importante area di alimentazione per la specie.
Le minacce per le tartarughe marine
Il Mediterraneo è zona chiave per le tartarughe e hotspot di biodiversità, ma anche di minacce antropiche. È il mare che si sta scaldando più velocemente ed è “invaso” dai rifiuti. Ogni anno 570mila tonnellate di plastica finiscono in mare. Questi due fattori, insieme alle attività da pesca intensiva e all’impatto con i natanti, agiscono su tutte le fasi del ciclo vitale delle specie di tartarughe marine, che sono a rischio estinzione.
I dati
Nel Mediterraneo ogni anno ami da pesca, lenze e reti catturano accidentalmente oltre 150.000 tartarughe e oltre 40.000 esemplari muoiono. Solo in Italia, ogni anno 25.000 tartarughe marine vengono catturate da reti a strascico.
Il ruolo del WWF
Il WWF Italia si occupa della conservazione delle tartarughe marine da oltre 25 anni. Lo fa attraverso un’ampia attività di ricerca, monitoraggio, tutela dei nidi, recupero e riabilitazione di tartarughe grazie a specifici progetti approvati ed autorizzati dal Ministero dell’Ambiente.
Le numerose e diverse iniziative di conservazione sono state rese possibili dal Network tartarughe, costituito dalla rete di operatori, centri di recupero e volontari costruita negli anni sul territorio.
Le attività di monitoraggio, in particolare, sono cresciute negli ultimi anni grazie anche al progetto Life Euroturtles. Ogni estate coinvolgono centinaia di volontari che, affiancati da operatori esperti, hanno non solo collaborato nella ricerca delle tracce lasciate sulle spiagge dalle tartarughe marine, ma anche nella successiva tutela dei nidi. Queste operazioni hanno coinvolto più di 100 volontari che ogni anno percorrono a piedi circa 5.000 km di spiagge.
In tutt’Italia, solo nel 2020, gli operatori e volontari del WWF Italia sono intervenuti su 108 nidi da cui sono emersi più di 5.000 piccoli che hanno raggiunto il mare.
Le iniziative per la Giornata mondiale delle tartarughe
Per celebrare la Giornata mondiale delle tartarughe marine sono previsti diversi eventi. Il 16 giugno verranno liberate al largo del Porto di Bari 2 Caretta caretta ristabilitesi dopo un periodo di cure nel Centro di Recupero WWF di Molfetta (Bari). Le tartarughe saranno scortate dai mezzi navali della Guardia di Finanza Puglia.
Domenica 19 giugno un’altra tartaruga marina, curata presso il Centro di Recupero WWF di Policoro (Potenza) tornerà in mare grazie ai volontari del WWF. Sempre domenica 19 a Marsala (Trapani) si potranno conoscere tutti i segreti di questi splendidi rettili marini nell’incontro organizzato, dalle 10.00 alle 12.30 presso il South Beach, dal WWF Sicilia.
Agli appuntamenti di domenica 19 giugno si aggiunge anche la giornata Plastic Free in kayak a Maratea, con ritrovo alle ore 9.00 presso Spiaggia Nera.
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