Può capitare di imbattersi in un cane che gironzola da solo: in questo caso, portare a casa non è l’idea giusta. Ecco cosa bisogna fare.
Non è così infrequente imbattersi in un cane che gironzoli da solo per la via, magari dopo essere stato abbandonato o essere sfuggito al padrone. Ma se il primo istinto può essere quello di portarlo a casa con sé, anche solo per curarlo se è ferito, non è l’idea migliore. Cosa fare, allora, quando si trova un cane?
Intanto, è bene capire quale effettivamente quale sia la situazione dell’animale, se sia scappato o sia stato abbandonato dalla famiglia. Bisogna considerare poi che ci sono molti randagi di cui si occupano le associazioni animaliste che li lasciano liberi sul territorio. A questi si aggiungono anche i cani di quartiere, dei quali è l’intera collettività locale a prendersi cura. È chiaro, dunque, che in queste circostanze non si tratta di un cane solo perché c’è già chi si occupa di lui.
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Una volta chiarito che il cane randagio senza alcun aiuto, ci si deve avvicinare con prudenza per non spaventarlo o metterlo sulla difensiva. Un consiglio è quello di avvicinarlo stando di lato e non frontalmente, con il palmo della mano verso l’alto. Camminare lentamente, abbassandosi un po’, comunica un atteggiamento benevolo.
Se non presenta alcuna medaglietta con informazioni utili alla sua identificazione, occorre contattare le autorità competenti. Le forze da informare sono la polizia municipale, i carabinieri per la tutela dell’ambiente, la polizia stradale e i veterinari della Asl.
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Articolo di Paola M. Farina
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