Per gli italiani ridurre la Co2 (anche digitale) è un vantaggio economico e strategico, non solo d’immagine

L’impegno verso la sostenibilità ambientale sta diventando sempre più centrale per le imprese italiane, non solo per motivi di immagine, ma anche per ragioni economiche e strategiche. Secondo un’indagine commissionata da FpS e presentata durante il lancio del progetto Sustrain a Milano, ridurre le emissioni di CO2, incluso l’impatto digitale, è considerato un vantaggio tangibile dal 71% degli intervistati.

A cosa puntano le aziende nazionali quando si parla di sostenibilità?

La transizione verso una gestione più sostenibile non riguarda solo le attività industriali, ma coinvolge anche l’ottimizzazione delle emissioni, l’impatto ambientale delle infrastrutture digitali e l’adozione di pratiche e tecnologie più eco-compatibili. Questo impegno richiede una formazione mirata dei dirigenti e dei manager, non solo dei dipendenti, sull’importanza della sostenibilità.

Secondo l’indagine, la riduzione delle emissioni di CO2 è considerata la priorità principale per le aziende italiane, seguita dal loro impatto sociale, inclusi programmi di welfare per i dipendenti e progetti a beneficio della comunità. L’84% degli intervistati è disposto a pagare di più per prodotti sostenibili, riconoscendo il valore aggiunto che questi offrono sul mercato.

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L’attenzione verso marche sostenibili è in aumento, con l’89% degli intervistati che prende in considerazione questa caratteristica durante gli acquisti. I prodotti alimentari freschi sono tra i più influenzati da questo trend, seguiti da prodotti per la casa e per la salute. Tuttavia, il turismo sostenibile rimane una nota dolente, con solo il 18% degli intervistati disposto a spendere di più per viaggi eco-compatibili.

Sostenibilità: vantaggi nell’immagine e nella reputazione

L’investimento in sostenibilità non solo migliora l’immagine aziendale, ma ha anche un impatto positivo sui bilanci, secondo il 96% degli intervistati. Inoltre, l’81% ritiene che ciò porti a guadagni economici concreti. Questo indica un incoraggiante segnale per le imprese che vogliono adottare pratiche più sostenibili.

La consapevolezza dell’importanza della formazione dei dirigenti è alta, con l’85% degli intervistati che ritiene necessario implementare programmi formativi per i vertici aziendali. Gli incentivi fiscali sono considerati un’opzione positiva da molti, con il 41% che sostiene la necessità di tali incentivi per sostenere i costi delle pratiche sostenibili.

In sintesi, la sostenibilità non è più un optional per le imprese italiane, ma una necessità strategica che offre vantaggi economici, migliorando al contempo la reputazione e la competitività sul mercato.

Foto: Ufficio Stampa