Il cambiamento climatico sta colpendo anche uno degli alberi più antichi e maestosi del mondo, il cedro del Libano: come già denunciato nel 2018 dal New York Times, l’albero che è a tutti gli effetti il simbolo del Libano sta riducendo sempre di più la sua presenza, tanto che nel suo paese d’origine ricopre ormai appena 17 km quadrati.
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Fino a qualche decennio fa la Foresta dei cedri di Dio ricopriva tutto il Monte Libano, una catena montuosa che attraversa il paese da nord a sud e che si trova vicino alla valle di Qadisha, zona storica dove furono costruiti i più antichi monasteri cristiani del mondo. Circa vent’anni fa, in questa zona per 105 giorni l’anno, circa, pioveva o nevicava: nel 2017 ha piovuto solo 40 giorni e ha nevicato un mese. Per questa ragione il cedro del Libano fa sempre più fatica a restare in vita: ha bisogno di tempo fresco e di pioggia e non riesce ad adattarsi al nuovo clima.
Inoltre l’esistenza del cedro è minata anche dalla diffusione di insetti letali, come il Cephalcia tannourinensis: le guardie forestali della riserva di Tannourine, a nord di Beirut, hanno già segnalato il problema negli scorsi anni. Questo insetto infatti diventa più attivo con il caldo e fra il 2006 e il 2018 ha ucciso il 7,5 degli alberi della riserva.
Ovviamente si sta facendo il possibile per tutelare l’esistenza del cedro ma anche degli altri alberi della riserva minacciati da questo insetto: gli scienziati stanno cercando di sfruttare i funghi già presenti nella foresta per uccidere le larve degli insetti.
Giornata degli Alberi, a San Cesareo si omaggia il cedro del Libano
Forse non tutti sanno che anche in Italia c’è una piccola riserva di cedri del Libano: si trova a san Cesareo, in provincia di Roma, dove i cedri sono stati piantati inizialmente dagli imperatori romani che sceglievano la zona come luogo di vacanza e la abbellivano con le piante e gli alberi che trovavano in giro per il mondo.
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Ed è proprio a San Cesareo che oggi 21 novembre, in occasione della Giornata Nazionale degli Alberi, si omaggia il cedro del Libano e si cerca di sensibilizzare ancora una volta l’opinione pubblica sulle vittime del cambiamento climatico: lo si fa con un evento inclusivo, che vede protagonista la città tutta ma in particolare i ragazzi delle scuole, con la piantumazione di due nuovi cedri e con l’inaugurazione di due monumentali opere di street art.
I due murales, realizzati dallo street artist Luogo Comune e a cura, come tutto l’evento, della no profit Yourban 2030, sono stati realizzati con pittura Airlite mangia-smog, in grado di eliminare 110 kg di Co2 nell’aria, assorbendone 10 kg durante il primo mese di applicazione e portando a zero l’inquinamento di 40 auto a benzina euro 6 ogni giorno.
Un messaggio forte, che punta a sollevare l’attenzione sulla sorte del cedro ma anche sulla necessaria tutela del patrimonio arboreo nazionale, internazionale e mondiale: un argomento di cui si parla molto anche alla Cop27, in questo momento in svolgimento in Egitto.