La stagione estiva non rappresenta solo il periodo vacanziero ma è anche il momento delle nidificazioni per una specie che richiede attenzioni. Si tratta della tartaruga Caretta caretta, che proprio in queste settimane vede scendere in campo centinaia di volontari di Legambiente per la difesa della schiusa. In occasione della Giornata Mondiale delle tartarughe marine (16 giugno) riparte, infatti, la campagna Tartawatchers.
L’impegno, che durerà per tutta l’estate, ha come obiettivo quello di individuare i nidi di Caretta caretta, seguendo le tracce che mamma tartaruga ha lasciato sugli arenili. Quindi, una volta intercettati i siti di deposizione delle uova, i Tartawatchers procedono alla loro messa in sicurezza. È fondamentale, infatti, che i nidi siano protetti sia dalle incursioni degli animali selvatici sia da eventuali danneggiamenti da parte dell’uomo.
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A minacciare la specie, del resto, ci si mettono anche le attività umane sulla terraferma e in mare, dove le attrezzature da pesca, il traffico marino e l’inquinamento da plastiche sono una minaccia costante. Per questo, è sempre più urgente ridurre l’inquinamento acustico e luminoso nelle ore notturne ed evitare la pulizia meccanica delle spiagge.
L’impegno di Legambiente per le tartarughe marine
“C’è ancora spazio per quanti vorranno unirsi ai team dei Tartawatchers e dare un contributo concreto alla salvaguardia della biodiversità”, dichiara Stefano Di Marco, Coordinatore dell’Ufficio Progetti di Legambiente e responsabile del programma Tartawatchers. Per partecipare basta scrivere all’indirizzo tartawatchers@legambiente.it. “Ora la sfida è proteggere adeguatamente i nidi di mamma tartaruga. Ed è per questo che Legambiente lancia l’invito a quanti volessero unirsi in questa complessa e importante attività.
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“Il periodo della nidificazione è molto delicato e complicato. Con i Tartawatchers oltre a individuare e proteggere i nidi informiamo e sensibilizziamo bagnanti, turisti e i gestori degli stabilimenti balneari. A questi ultimi è indirizzata l’iniziativa ‘Lidi Amici delle tartarughe marine’ con cui i gestori si impegnano volontariamente a ridurre inquinamento acustico e luminoso per non intralciare la nidificazione e la schiusa”, conclude Di Marco.
Anche quest’anno Legambiente ha attivato il servizio SOS Tartarughe, un numero unico per raccogliere le segnalazioni di tracce o di piccoli di tartaruga sui litorali italiani. Un invito a cittadini, turisti e bagnanti a mobilitarsi in modo semplice, inviando un messaggio WhatsApp o un SMS al 349 2100989.
Foto Legambiente