Sono certamente fondamentali per un sacco di ragioni, ma le api possono essere pure pericolose per l’uomo. Non sempre, ovviamente, e anche in misura diversa a seconda del soggetto che vanno a colpire.
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Il pungiglione, l’arma delle api
Nessuno mette in dubbio il ruolo che questi insetti hanno nell’equilibrio degli ecosistemi. Le api, però, sanno essere anche pericolose per noi esseri umani. Tutta colpa del loro pungiglione, chiaramente.
Questo è una vera e propria arma che le api usano per difendere la propria colonia da nemici e aggressori. Come riporta il sito 3bee.it è il frutto delle trasformazioni avvenute all’organo ovodepositore delle api di sesso femminile. Ecco perché si trova solo nelle operaie e nell’ape regina.
Il pungiglione è formato da tre parti distinte: uno stiletto e due lancette. Lo stiletto ha un’estremità affilata e due rilievi, detti rotaie, che si trovano su tutta la sua lunghezza. Le rotaie servono per permettere l’incastro con i corrispondenti solchi presenti nelle lancette, dotate di particolari uncini ricurvi.
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Un attacco mortale
La presenza degli uncini, che rendono il profilo del pungiglione seghettato, è il motivo per cui le api muoiono quando pungono un essere umano. Sapete perché? La nostra pelle ha un tessuto elastico che non permette all’ape di retrarre il pungiglione, il quale rimane conficcato nel derma. Ecco allora che questi insetti, nel cercare di estrarlo, sono costrette a fare leva sulle zampe. Tale operazione comporta la lacerazione delle ultime parti dell’addome e le api muoiono nel giro di poco tempo.
Gli effetti del veleno
Generalmente il veleno delle api porta gonfiore, arrossamento, bruciore e prurito. In soggetti particolarmente sensibili però gli effetti possono essere ben più gravi. Parliamo cioè di reazioni allergiche che arrivano fino allo shock anafilattico.
Laddove si dovesse essere punti dalle api bisogna procedere rapidamente all’estrazione del pungiglione e applicare del ghiaccio per dar sollievo. Ovviamente se i sintomi dovessero perdurare o aggravarsi è bene rivolgersi a un medico.
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