Il climatologo David Archibald si dice convinto che il sole stia tornando a uno stato più freddo con conseguente diminuzione delle temperature sul nostro Pianeta.
Mentre si discute di climate change e di surriscaldamento globale, la voce di un astrofisico esce dal coro e parla, al contrario, di raffreddamento. A sostenere questa tesi è David Archibald che si dice convinto delle tendenza alla riduzione della temperatura del Pianeta. Il climatologo arriva, quindi, a teorizzare che entro dieci anni si tornerà alle temperature di quarant’anni fa.
L’analisi condotta porterebbe, infatti, a rintracciare il calo del caldo rispetto alla seconda metà del Novecento con il ritorno del sole a uno stato più freddo. Dopo il picco del 2016, sostiene Archibald, la Terra si starebbe gradualmente raffreddando con una diminuzione annua media di -0,03°C. Da qui la proiezione futura dell’astrofisico che vede un ritorno alle temperature degli Anni Ottanta nei prossimi dieci anni.
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Ma l’analisi del climatologo guarda anche al futuro prossimo: la rigidità dell’inverno in arrivo non sarebbe altro che la conferma delle sue teorie. In particolare, questa tendenza al raffreddamento del sole è dovuta all’aumento dei neutroni che ha effetti sulla formazione delle nubi. Maggiore è la quantità di neutroni, più numerosi sono i siti di nucleazione delle nubi nell’atmosfera.
L’inversione di tendenza, secondo Archibald, è databile al 2006, anno che segnerebbe la fine del ‘Periodo Caldo Moderno’ iniziato nel 1993. Addirittura, i grafici elaborati dal climatologo mostrerebbero come l’attività solare sia tornata ai livelli della Piccola Era Glaciale di metà Ottocento. Nelle sue conclusioni, quindi, lo studioso si dice convinto che “il processo che ha determinato il Periodo Caldo Moderno sta calando”. “E il sole sta tornando allo stato normale, quindi più freddo”.
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Articolo di Paola M. Farina
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