Nella bozza Ipcc dell’ONU si leggono dati preoccupanti in merito alle conseguenze del surriscaldamento climatico sull’umanità.

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L’ONU rilancia l’allarme per il surriscaldamento globale che potrebbe mettere presto a rischio l’intera umanità. Nella bozza del rapporto Ipcc (Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico) la preoccupazione si fa sempre più pressante. Se il climate change dovesse proseguire superando la soglia fissati dall’accordo di Parigi sul clima le conseguenze sarebbero drammatiche.

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Impatti irreversibili sui sistemi umani”: questo riferisce ANSA dal documento delle Nazioni Unite. Basterebbe, infatti, un aumento della temperatura di +2 °C invece di +1,5°C perché oltre 400 milioni di persone in più debbano affrontare avere ondate di caldo estremo. Non solo: sarebbero fino a 80 milioni gli abitanti in più sulla Terra minacciati dalla fame a causa di carenze d’acqua e conseguente malnutrizione.

Per scongiurare un quadro tanto drammatico serve, dunque, agire in maniera immediata e congiunta. Se, infatti, il cambiamento climatico dovesse continuare invariato i nati del 2021 entro i 30 anni potrebbero affrontare un mondo completamente cambiato. E anche la riduzione dei gas serra secondo gli impegni internazionali non invertirà comunque del tutto la rotta. A differenza delle altre specie viventi, le conseguenze per l’uomo potrebbero essere irreparabili entro il 2050.Il documento ONU è per ora solo una bozza e diventerà ufficiale a inizio 2022 dopo l’approvazione di tutti gli stati membri.

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Articolo di Paola M. Farina

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