E se in un futuro non così lontano l’estate durasse 6 messi all’anno? Potrebbe sembrare una prospettiva decisamente bella, in realtà sarebbe un disastro per l’uomo, per gli animali e per l’ambiente. Un nuovo studio pubblicato su Geophysical Research Letters prevede che se le emissioni di carbonio continuano al ritmo attuale, entro il 2100 l’estate durerà per metà dell’anno.
Estati più lunghe e inverni più brevi e caldi sono già una realtà ed è tutta colpa del riscaldamento globale. I cambiamenti che si potrebbero avere a lungo termine se questa tendenza non viene invertita sono molteplici: cambieranno i tempi di alimentazione, riproduzione e migrazione per molti animali. Crescerà il tempo delle allergie e delle zanzare portatrici di pestilenza, che estenderanno il loro raggio di azione. Non da ultimo eventi meteorologici estremi come incendi, siccità e uragani arrecheranno danni tremendi.