Dopo Napoli e la Campania, la cocciniglia tartaruga da anni sta infestando la capitale mettendo a rischio migliaia di pini. Il problema è arrivato al punto da costituire un allarme vero e proprio per le piante che ne sono colpite fino alla morte. Così, il Ministero della Salute qualche settimana fa ha approvato, in via emergenziale, l’uso di insetticidi chimici. Eppure, c’è una soluzione tutta naturale che può tutelare le piante della città.
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A contrastare la proliferazione della cocciniglia tartaruga, infatti, intervengono normalmente predatori come coccinelle, ragni e bruchi. Da qui nasce il progetto ‘Coccinella Libera Tutti’, che a Roma ha già liberato oltre 3mila coccinelle per salvare i pini. Il piano prevede, poi, la liberazione mensile di altre coccinelle su alberi che non siano stati mai trattati chimicamente. Con questo esercito di coccinelle si punta a salvare le chiome da vari parassiti come la toumeyella parvicornis e la cotonosa.
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Articolo di Paola M. Farina
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