Ecco come prendersi cura del proprio spazio coltivato senza usare sostanze pericolose
È possibile proteggere l’orto e le piante da frutto senza dover per forza ricorrere a sostanze velenose? In qualche modo sì. Insetticidi e fungicidi, infatti, se da una parte allontanano ospiti sgraditi dalle nostre piante, dall’altra hanno spesso ricadute sull’ambiente, contaminando il terreno o eliminando anche forme di vita preziose come insetti utili o microrganismi positivi.
Certo, esistono metodi consentiti in agricoltura biologica ma anche questi presentano qualche problemino. Ad esempio l’insetticida bio più diffuso è il piretro, che però uccide anche le api, l’anticrittogamico bio per eccellenza è il rame, un metallo pesante che si accumula nel terreno.
L’alternativa allora qual è? Di certo non bisogna demonizzare i trattamenti biologici, piuttosto sarebbe utile ridurre l’uso di veleni il più possibile e operando in modo responsabile quando li utilizziamo. Ad esempio per non disturbare gli impollinatori sarebbe buona cosa trattare nelle ore serali ed evitare le piante fiorite.
Altrimenti possiamo puntare su trattamenti completamente naturali, alcuni anche semplici da produrre. Attenzione, non sono rimedi miracolosi, ma aiutano a mantenere sano ed equilibrato lo spazio coltivato. Si tratta di trattamenti che non operano con funzione di veleno (ovvero uccidere insetti e microrganismi) ma agiscono in una maniera differente, con azioni repellenti, corroboranti delle “difese immunitarie” delle piante, e altre basate sulle condizioni ambientali e fisiche.
Per esempio la polvere di roccia crea una patina sulla pianta che scoraggia gli insetti e allo stesso tempo assorbe umidità, creando condizioni poco favorevoli alle patologie, oppure l’inserimento di funghi come il tricoderma, che colonizzano l’ambiente e fanno da antagonisti di altri microrganismi patogeni.
Tra questi possiamo citare l’infuso di aglio, decotto di quassio, infuso di tanaceto, macerato di felce, macerato di equiseto, macerato di pianta di pomodoro, macerato di menta, macerato di rabarbaro, propoli, lecitina di soia, polvere di roccia, funghi antagonisti, barriere anti lumaca.