Lo smog non è solo fuori casa: ecco i metodi per rendere più respirabile l’aria tra le mura domestiche
Siete soliti aprire le finestre in casa per far cambiare aria? Fate benissimo, e non è il caso di interrompere questa sana abitudine. L’inquinamento, infatti, non è soltanto quello che sta fuori dalla porta delle nostre case, ma purtroppo è anche tra le mura domestiche. È il cosiddetto inquinamento indoor, che è dannoso come e forse pure più di quello outdoor. Basti pensare che la statistica dei morti in Italia per inquinamento parla chiaro: circa la metà sono vittime dello smog indoor.
Chiaramente non stiamo parlando unicamente delle nostre abitazioni, ma anche di uffici e locali chiusi: tutti ambienti dove, stando a uno studio della George Washington University, si annidano ben 45 sostanze chimiche dannose. Solo per citarne alcune: il monossido di carbonio – sì, proprio quello degli scarichi delle auto – il formaldeide, agente irritante e cancerogeno che si trova nelle colle, nelle vernici e nelle carte da parati, il diossido di azoto emanato da fornelli e stufe e il particolato, che circola attraverso i camini, la cucina e il fumo.
Per fortuna abbiamo diversi modi per rendere meno nociva l’aria che respiriamo negli ambienti chiusi. Iniziamo dal ridurre l’uso di prodotti industriali per le pulizie domestiche. Certo, la pandemia ha esasperato l’ossessione per l’igiene, ma possiamo pulire casa anche con prodotti naturali da abbinare agli spray e detergenti comuni. Aceto e bicarbonato, ad esempio, vanno bene per numerosi tipi di lavaggi.
Poi, come detto, c’è la sana abitudine di areare l’ambiente. Cambiamo aria alle stanze tre-quattro volte al giorno (non di sera) per circa cinque minuti. Questo è un ottimo modo anche per stabilizzare la temperatura interna sui 20 gradi e un ivello di umidità tra i 45 e i 55 gradi.
Dulcis in fundo le piante. Del resto gli alberi giocano un ruolo decisivo contro l’inquinamento esterno, quindi anche le piantine in casa possono sortire lo stesso effetto. Quelle più facili da coltivare tra le mura domestiche sono la dracena, la gerbera, il ficus e l’edera. Esse riescono ad assorbire le 45 sostanze dannose citate prima. Non solo: costano poco e possono dare un tocco più accogliente all’ambiente.