Negli ultimi anni abbiamo imparato a vedere con altri occhi la plastica e siamo stati da più parti sensibilizzati sul tema della riduzione della stessa. A questo proposito allora vogliamo chiederci se la plastica Bpa Free sia davvero sicura. Da quando la scienza ha acceso i riflettori sui pericoli derivanti dal bisfenolo A o Bpa – sostanza di sintesi utilizzata nella produzione della plastica – alcune azienda hanno iniziato a cercare alternative e a dichiarare come Bpa Free i propri prodotti, ma alcuni dubbi purtroppo rimangono.
Ma perché il Bpa è pericoloso? Si tratta di un interferente endocrino, ovvero una sostanza che può avere ripercussioni sul corretto funzionamento del nostro sistema ormonale. Per questo motivo da qualche anno si stanno battendo altre strade, ma non si è certi della reale innocuità delle sostanze con cui il Bpa viene sostituito.
I ricercatori francesi, ad esempio, temono soprattutto che bisfenolo S e bisfenolo F possano avere effetti negativi sulla nostra salute, soprattutto per quel che riguarda la fertilità maschile. Uno studio condotto nel 2013 da studiosi del Texas ha portato alla conclusione che l’esposizione al bisfenolo S può interferire con il normale funzionamento di una cellula causandone anche la morte.
Come si può facilmente immaginare, la mancanza di certezze assolute sulla sicurezza dei sostituti del bisfenolo A sta complicando non poco la ricerca di prodotti “safe”, anche perché la plastica è davvero ovunque intorno a noi e interessa pure contenitori per alimenti e bevande.
In attesa che gli studi a tal proposito restituiscano dati sempre più incontrovertibili, che cosa possiamo fare noi consumatori? Abituarci a impiegare meno plastica possibile, tranne quando strettamente necessario. Potremmo quindi non utilizzare piatti, bicchieri e posate di plastica e sostituire i contenitori di plastica per gli alimenti o anche i biberon con le alternative in vetro, che sono meno pratiche ma decisamente più sicure.