Non solo Greta Thunberg: in India una ragzza di soli 22 anni è diventata il nuovo simbolo della lotta contro il cambiamento climatico. Si chiama Disha Ravi, un’attivista ambientalista che lo scorso 4 febbraio è stata arrestata dall’unità di criminalità informatica della polizia di Delhi nella sua casa di Bangalore, nello stato meridionale di Karnataka. Tante le accuse a suo carico: crimine di incitamento all’odio contro il governo, cospirazione criminale, provocazione arbitraria con l’intento di provocare sommossa e promozione dell’inimicizia tra gruppi diversi.
Leggi anche: — John Kerry annuncia: “Questo è il giorno”, svolta epocale per gli USA
Il motivo è da ricercare nel fatto che Disha Ravi ha aiutato a creare e condividere un vademecum che contiene linee guida su come sostenere a distanza la protesta dei contadini indiani. La polizia sostiene che tale documento, ritwittato persino dall’attivista svedese Greta Thunberg, sia stato creato per mettere in cattiva luce l’India dinanzi al mondo intero.
Migliaia di agricoltori stanno protestando da novembre nelle piazze di Delhi contro le recenti leggi sulla liberalizzazione del commercio agricolo, che li lascerebbe in balia di grandi imprese privandoli dei prezzi fissi garantiti per i loro raccolti. Si tratta di insurrezioni senza precedenti contro il governo nazionalista indù di Narendra Modi, il primo ministro indiano noto per le sue pratiche liberticide a scapito delle minoranze, che per sedare i rbelli ha già inviato agenti antisommossa e truppe paramilitari. Le proteste sono ben presto uscite dai confini nazionali, trovando anche in personaggi di spicco come Rihanna un’importante cassa di risonanza. Una solidarietà che non è per niente piaciuta ai sostenitori del premier Modi, che lo scorso 5 febbraio sono scesi in piazza per bruciare le effigie della popstar, come anche della Thunberg e di Meena Harris.
Leggi anche: — La polveriera del Congo, capolavoro di biodoversità
Disha Ravi, la cui cattura è stata vista come un grave attacco alla democrazia, è fresca di laurea in Economia e gestione aziendale al Mount Carmel College di Bangalore ed è una delle fondatrici della campagna Fridays for Future in India, incentrata sulla lotta al cambiamento climatico. Dipendente di un’azienda che produce cibi organici, la giovane ha contribuito a piantare alberi, ma ha anche indetto svariate manifestazioni contro la plastica, si è espressa contro la pena di morte e da tempo si batte per il rispetto dell’ambiente.
Nel corso della prima udienza la polizia ha chiesto una custodia cautelare di cinque giorni, trasformatasi poi in una richiesta di imprigionamento di 3 giorni, e il pubblico ministero ha accusato Disha Ravi di essere una cospiratrice e una pericolosa criminale. Nelle scorse ore i giudici di Nuova Delhi hanno detto sì alla libertà su cauzione perché le prove fornite dalla polizia contro la ragazza sono state ritenute non sufficienti.