Il 2020 non è stato un anno fortunato per il turismo. Quando sarà possibile, però, bisognerà ripartire in maniera diversa, in una prospettiva sostenibile.
Turismo sostenibile, una necessità?
Quasi la metà della popolazione italiana ritiene che chi viaggia debba farlo responsabilmente. Una responsabilità che tocca soprattutto l’ambiente, la consapevolezza che lo slogan dei Fridays For Future rispecchia la realtà: “There’s no planet B”.
Il settore del turismo è tra quelli che più nuoce all’ambiente, considerando tutte le sue componenti.
Dagli spostamenti all’Overtourism, i danni del turismo di massa
Da sempre esistono mete più gettonate di altre. Turisti da tutto il mondo si precipitano alla scoperta delle grandi metropoli, costringendo le grandi compagnie a spendere molto per gli spostamenti.
Il problema maggiore di questo fenomeno, però, risponde al nome di “Overtourism”.
Quando si parla di Overtourism si parla di sovraffollamento urbano, turistico e di “overbooking” negli hotel. Caratteristiche che impattano notevolmente sulle condizioni di vita dei residenti nelle città afflitte da Overtourism, ma anche sulle vacanze degli stessi turisti.
L’impatto peggiore, ad ogni modo, lo subisce la città stessa.
Città come Venezia, Roma o Milano rischiano di vedere vanificati tutti gli sforzi per rendere efficienti i servizi pubblici. L’inquinamento acustico, poi, rischia di raggiungere livelli elevatissimi, senza parlare di smog o della possibilità che i monumenti delle città possano logorarsi.
Turismo sostenibile, una soluzione?
Specialmente adesso, con un occhio di riguardo verso i contagi da coronavirus, è fondamentale ricercare mete non sovraffollate.
Questo non basta per rendere il turismo veramente sostenibile.
La scelta di una meta locale, rispettando il principio della prossimità, aiuterebbe molto, così come quella dello spostamento.
Una pedalata sul sellino di una bicicletta è senz’altro preferibile ad un estenuante viaggio in treno.
La vera rivoluzione, però, sta nel punto di arrivo, non nel viaggio.
Londra, Manchester ed Amsterdam: un esempio da seguire
In tutta Europa cominciano a fioccare strutture alberghiere amiche dell’ambiente, dove il riciclo e la sostenibilità diventano legge.
Le camere degli hotel Qbic a Manchester e Londra sono state realizzate con materiali riciclati ed è sempre disponibile, nelle rispettive hall, un contatore di energia. Sono, ovviamente, strutture dotate di pannelli solari, con un sistema per il risparmi idrico e dell’illuminazione.
Molto simile il comportamento dell’hotel QO di Amsterdam, votato all’autosufficienza energetica interna. Sul tetto è stata impiantata una serra, vitale per generare l’energia della cucina ed il riciclo dell’acqua è studiato nei minimi dettagli.