Invece di diminuire, il numero delle bottiglie d’acqua di plastica aumenta: in 10 anni, infatti, sono addirittura raddoppiate. Siamo passati da 5 miliardi del 2009 a 10 miliardi nel 2019, e la cifra sembra continuare a crescere.
L’anno scorso si è verificato un aumento nazionale dello 0,9%, in particolare modo nel Sud e in Sicilia (+2,7%). Dati allarmanti che arrivano dall’Ismea, l’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare.
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Dall’indagine emerge come moltissimi consumatori non riescano a fare a meno della bottiglietta “usa-e-getta”, nonostante ci siano numerosi eco-movimenti globali contro la plastica.
Bottiglie di plastica sempre più vendute, calano quelle in vetro
L’Italia, maglia nera per quanto riguarda il consumo di acque minerali in bottiglie di plastica. Basti pensare che si colloca al 3° posto dopo il Messico e la Thailandia. Secondo i dati Ismea, nel 2019, tra le diverse tipologie di acqua, spicca quella naturale con il 71% dei volumi. Parliamo dunque di 7,2 miliardi bottiglie comprate, per un valore quasi triplicato in soli 3 anni.
Ci sono poi le acque effervescenti (13% delle famiglie per 1 miliardo di bottiglie) a dispetto delle 500mila del 2016. Cifre più o meno simili per le gassate, scelte dall’11% dei consumatori, pari a 1 miliardo di bottiglie. Le acque leggermente gassate raggiungono il 5% con 500mila bottiglie, il doppio sempre rispetto al 2016.
Nel 2019 gli acquisti di acqua in vetro sono stati 24 milioni, 7 milioni in meno rispetto a dieci anni fa. Numeri in calo anche per l’acqua effervescente e per quella leggermente gassata sempre in vetro. Quella gassata invece pare aumentare, con 5,5 milioni di bottiglie comprate contro i 3 milioni del 2009.