Anche quest’anno torna l’Earth Hour, l’ora della Terra, l’iniziativa promossa dal WWF per dimostrare l’importanza della salvaguardia del Pianeta. Il 28 marzo, infatti, alle 20:30, per un’interna ora milioni di persone spegneranno contemporaneamente la luce e resteranno al buio.
A spegnersi saranno anche numerosi monumenti in tutto il mondo, per dare un segnale forte nella lotta ai cambiamenti climatici. Tra tutte le città italiane, l’organizzazione ambientalista ha scelto Venezia per l’evento centrale.
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Il capoluogo veneto è stato scelto come simbolo di questa battaglia, anche a seguito degli estremi eventi climatici che l’hanno colpita nei mesi scorsi (l’acqua alta che ha causato molti danni).
Earth Hour: “un impegno concreto per la salute del pianeta”
“Il tasso globale di perdita della natura a cui abbiamo assistito negli ultimi 50 anni non ha precedenti nella storia dell’umanità” – ha spiegato Marco Lambertini, Direttore Generale del Wwf International. Ecco perché è fondamentale partecipare agli appuntamenti organizzati per l’occasione e alla raccolta firme online Voice for the Planet.
Lo scopo dell’iniziativa mondiale è dimostrare, appunto, “un impegno concreto per la salute del pianeta”. Secondo il WWF, l’anno scorso all’Earth Hour hanno partecipato 6 milioni di persone in 188 Paesi. I monumenti, quelli più importanti, a spegnersi sono stati 18mila: dall’Opera House di Sidney, al Colosseo, alla Tour Eiffel, etc.
L’evento a Venezia è possibile grazie alla collaborazione con l’amministrazione comunale, che ha sostenuto e patrocinato l’iniziativa. A Roma, invece, il WWF ha chiesto che si spengano le luci esterne del Quirinale, Palazzo Madama, Palazzo Montecitorio, Palazzo Chigi, oltre alla Cupola e alla facciata della Basilica di San Pietro al Vaticano.
La manifestazione sarà poi presentata ai leader mondiali nell’ambito di forum globali come l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite “per contribuire ad assicurare un New Deal for Nature and People”.
Earth Hour, i traguardi raggiunti finora
Grazie all’iniziativa il WWF ha creato un’area marina protetta di 3,5 milioni di ettari in Argentina e una foresta Earth Hour di 2.700 ettari in Uganda. È stata inoltre approvata una nuova legislazione per proteggere mari e foreste in Russia.
Lo scorso anno il WWF-Ecuador ha lottato per una legge che vietasse l’utilizzo di sacchetti di plastica e altri oggetti monouso in plastica e polistirolo. Anche il WWF-Indonesia ha piantato 20mila piante di mangrovie in 13 città.