Presentato lo scorso 12 febbraio, sarà realizzato con risorse nazionali ed europee che per il triennio 2020-2022 prevedono circa 21 miliardi di euro. Tutti i dettagli
È stato presentato a Gioia Tauro, lo scorso 12 febbraio, il Piano Sud 2030. Una linea strategica per individuare le risorse da attivare e gli obiettivi da raggiungere al fine di rilanciare gli investimenti in ricerca e innovazione nel Mezzogiorno.
Illustrato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte e dai ministri Giuseppe Provenzano (Sud e Coesione territoriale) e Luzia Azzolina (Istruzione), sarà realizzato con risorse nazionali ed europee che per il triennio 2020-2022 prevedono circa 21 miliardi di euro.
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Nel piano si legge: “L’individuazione e la destinazione di maggiori risorse per investimenti al Sud rappresenterebbe un’operazione debole e inefficace se non fosse accompagnata dall’indicazione di una strategia chiara e riconoscibile per i cittadini. Le politiche della coesione, riorganizzate nella logica del Piano per il Sud, si prestano a un approccio mission-oriented perché individuano alcuni obiettivi specifici su cui mobilitare le politiche pubbliche”.
Piano Sud 2030: reddito energetico, economia circolare e trasporto sostenibile
Nella linea strategica c’è una parte intitolata “Un Sud per la svolta ecologica”, che indica alcune misure per l’utilizzo delle energie rinnovabili, il potenziamento dei trasporti e lo sviluppo dell’economia circolare.
Tra queste misure c’è la creazione di un Fondo Nazionale Reddito Energetico per l’acquisto di impianti fotovoltaici, che sarà diviso in due sezioni. La prima indica i contributi in conto capitale per ricevere incentivi diretti all’acquisto dei suddetti impianti; la seconda offre garanzie a favore di finanziamenti bancari sempre in merito all’acquisto degli impianti. Il Ministero dello Sviluppo Economico indicherà i requisiti i requisiti dei beneficiari.
Il Piano Sud 2030 punta a realizzare inoltre una rete innovativa di riciclo completo dei prodotti per l’igiene della persona. Sono previsti diversi passaggi:
- posizionamento in città pilota del Mezzogiorno di smart bin, dispositivi per la raccolta differenziata accessibili digitalmente e con alimentazione al 100% sostenibile;
- conferimento della raccolta a impianti di trattamento;
- immissione delle “materie prime seconde” sul mercato.
Infine, la linea strategica vuole migliorare il trasporto ferroviario regionale e interregionale, quello metropolitano e suburbano e i collegamenti con le aree interne. Il governo prevede di acquistare nuovo materiale rotabile e nuovi vagoni per metropolitane e treni suburbani. Non solo, si intende anche elettrificare alcune linee con servizio fornito ancora da locomotori diesel e migliorare la condizione delle stazioni ferroviarie urbane. Ma anche dotarsi di nuovi autobus meno impattanti per l’ambiente, soprattutto nelle aree interne.