Si chiama Interceptor ed è una sorta di chiatta che scova la plastica in acqua e “la mangia”. Parliamo di una nave realizzata dall’organizzazione no-profit olandese Ocean Cleanup con lo scopo di eliminare i rifiuti plastici nei fiumi, tutelando così il Pianeta.
Si stima che annualmente siano circa 8 milioni di tonnellate le plastiche trasportate negli oceani dalle acque fluviali. Basti pensare che il Klang River, che scorre in Malesia, è uno dei 50 più inquinati al mondo: porta oltre 15mila tonnellate di rifiuti l’anno.
Leggi anche: Rifiuti italiani smaltiti illegalmente in Malesia: la denuncia di Greenpeace Italia
Secondo Joost Dubois, portavoce di Ocean Cleanup, sarebbero mille i fiumi ripuliti come obiettivo del gruppo. Altre navi di questo tipo sono presenti a Jakarta. Prossimamente due saranno istallate in Vietnam e nella Repubblica Dominicana, una a Los Angeles e una a Bangkok.
Plastica in acqua: come funziona Interceptor
L’Interceptor è lunga 24 metri e sfrutta una barriera galleggiante per scovare i rifiuti di plastica in acqua che arrivano a valle. Poi li fa passare su un nastro trasportatore che, una volta divisi, riversa l’acqua pulita nel fiume.
La chiatta mangia scarti funziona a energia solare, pulita. Una di queste è stata posizionata proprio sul fiume Klang che, a causa del suo forte inquinamento, come conferma Syaiful Azmen Nordin (direttore dell’azienda di raccolta rifiuti malese) era diventato anche difficile da attraversare. Grazie a Interceptor si è in grado di ripulire circa 50 tonnellate di plastica al giorno.
Un lavoro che non andrà sprecato se l’uomo comincerà a fare la sua parte. “Alcune persone non vedono l’impatto che provoca la loro spazzatura. Gettano la plastica per strada senza capire che finirà poi al fiume. Se siamo disposti a cambiare i nostri comportamenti possiamo aiutare i nostri fiumi a diventare più puliti – ha aggiunto Dubois.