Quest’anno alla mostra del Cinema di Venezia, giunta alla sua 76esima edizione, ci sarà per la prima volta al Lido la onlus Marevivo. Proprio di fronte al red carpet, saranno proiettate sul grande schermo le immagini dello spot a difesa del mare #StopSingleUsePlastic (“Non c’è più spazio per fregarsene”).
Il video, diretto da Virginia Taroni e interpretato da Maria Mantero e Guido Taroni, mira a sensibilizzare i cittadini sull’utilizzo delle plastiche monouso. E’ stato prodotto da Andy Bianchedi e dall’Agenzia di comunicazione Parini Associati per Marevivo.
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Come spiega Marevivo Onlus, ogni giorno l’uomo produce circa 300 milioni di tonnellate di plastica. Entro il 2030 si dovrebbero raggiungere 619 milioni di tonnellate. Negli oceani ne finiscono 13 milioni di tonnellate all’anno. Come trovare 16 buste di spazzatura per ogni metro delle nostre coste.
Alla mostra del Cinema di Venezia quest’anno sarà trasmessa anche la campagna #StopMicrofibre “Per il mare ogni lavaggio è una tortura”. Si tratta di un focus sul problema delle microplastiche rilasciate dai tessuti sintetici in lavatrice. Non tutti sanno che il 40% delle microfibre non viene bloccato dagli impianti di trattamento e finisce nell’ambiente naturale. Il progetto è stato realizzato dall’agenzia AlphaOmega pro bono per Marevivo.
Mostra del cinema di Venezia 2019: chi c’è dietro Marevivo Onlus
”Siamo felici che Marevivo per la prima volta sia presente al Festival del Cinema di Venezia. Il cinema può fare da cassa di risonanza per diffondere la necessità di affrontare quella che è ormai diventata un’emergenza globale che riguarda tutti” – ha commentato Raffaella Giugni, responsabile Relazioni istituzionali di Marevivo.
Marevivo nasce nel 1985 con la mission di difendere il mare e le sue risorse. Come si legge sul loro sito ufficiale, “grazie al suo ruolo di attore ‘super partes’ lontano da appartenenze politiche e a un’immagine consolidata di onestà e autonomia intellettuale, Marevivo ha confermato negli anni la sua reputazione generando una rete articolata di rapporti con istituzioni, cittadini e categorie di settore, su scala nazionale ed internazionale”.
Opera in Italia e all’estero, grazie al sostegno dei comitati scientifico e giuridico, di delegazioni territoriali, di una divisione subacquea e di un’organizzazione capillare di volontari e iscritti.