Via libera al ddl Ambiente, approvato dal Consiglio dei ministri in via definitiva, dopo il sì unanime nella Conferenza delle Regioni. Parliamo di disposizioni per il potenziamento e la velocizzazione degli interventi di mitigazione del dissesto idrogeologico e la salvaguardia del territorio.
Il provvedimento mira a realizzare gli obiettivi indicati nel Piano per la mitigazione del rischio idrogeologico “Proteggi Italia“, spendendo i 6,5 miliardi di euro che fanno parte del Piano Marshall contro il dissesto.
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Il Ddl Ambiente, inoltre, come si legge in una nota del ministero dell’Ambiente, intende “ridurre la burocrazia, semplificare i passaggi amministrativi, anticipare i fondi per la progettazione, affiancare le regioni, programmare cicli di interventi per la messa in sicurezza del territorio“.
Ddl Ambiente: nasce il ”green manager”
Nello specifico il Ddl prevede che il ministero dell’Ambiente anticipi il 30% dei fondi alle regioni per gli interventi programmati, con risorse anche per la progettazione, fino a 135 milioni di euro. Sarà istituita una segreteria tecnica per monitorare la realizzazione delle opere.
Non solo. Nascerà il ”green manager”: parliamo di un dirigente o funzionario che dovrà garantire l’attuazione delle politiche ambientali nell’ambito dei piani di mobilità sostenibili, riduzione degli imballaggi, raccolta differenziata dei rifiuti, efficientamento energetico nelle pubbliche amministrazioni.
“Adesso non ci sono più alibi: bisogna rafforzare gli argini, proteggere le città, mitigare il dissesto. Affinché non ci siano più emergenze. Serve un’azione coordinata e veloce anche perché a causa del cambiamento climatico i fenomeni piovosi sono sempre più violenti e repentini. Non possiamo vivere in balia del meteo. Dobbiamo agire subito e finalmente c’è lo strumento giusto. Adesso spero che il Parlamento approvi il provvedimento nel minor tempo possibile” – ha dichiarato il ministro Costa.