L’orto diventa hi-tech con Sfera, la serra idroponica più grande d’Italia

Gli italiani del terzo millennio stanno riscoprendo il piacere dell’orto: in molti, anche nelle grandi città, si impegnano a ricavare un pezzetto di terra per piantare insalate e pomodori, per poter portare in tavola il cibo più salutare possibile.

Nel frattempo, l’innovazione però non si arresta e il vecchio orto è diventato hi-tech: non solo più smart, in grado di “difendersi” dagli scherzi del clima, ma anche ecosostenibile e integrato con l’ambiente.

Tutto nasce dall’idea di  Luigi Galimberti, 46 anni, ex imprenditore edilizio che ha scoperto la passione per l’agricoltura e ne ha fatto una missione tecnologica: è lui il “papà” di Sfera, la serra idpronica più grande d’Italia, diventata un’eccellenza nel panorama dell’agritech europeo.

Cosa vuol dire serra idroponica? La coltivazione idroponica è conosciuta da millenni e consiste nel coltivare senza suolo, ma usando uno strato di materiale come l’argilla espansa, e nutrendo le piante con soluzioni formate da acqua, elementi nutritivi ed ossigeno.

Sfera è una serra del tutto regolata in remoto: clima, terreno, irrigazione, misurazione dell’umidità sono costantemente monitorati dai computer, collegati alle stazioni meteo, che agiscono di conseguenza. Se c’è una folata di vento più forte la serra si chiude da sola, come ha spiegato efficacemente Galimberti a Start up Italia!

La serra, che misura 13 ettari e si trova a Gavorrano, in provincia di Grosseto, ottiene risultati da record: la coltivazione su cui punta tutto è quella del pomodoro datterino, di cui riesce a produrre 30 kg per metro quadrato all’anno (contro i dieci chili in un metro quadrato all’anno della produzione tradizionale). A fare la differenza, il consumo di acqua: per la sua produzione di pomodori, Sfera consuma 2 litri di acqua per kg, contro i 72 della coltivazione in campo aperto.

Numeri incredibili, che spingono ad una riflessione sul campo agro-alimentare, fiore all’occhiello ma anche settore in crisi da anni in Italia.

Il progetto Sfera ripensa l’agricoltura integrandola con le possibilità della tecnologia e ad oggi ha raggiunto importanti risultati: con la sua produzione di pomodorini serve i supermercati di Toscana, Lazio ed Umbria, con l’obiettivo a breve di arrivare anche in Piemonte e Liguria.