Al via lo scorso 15 maggio il nuovo bando Horizon 2020 per presentare progetti che migliorino i livelli di efficienza energetica nei Paesi dell’Unione europea. Un contributo di 72 milioni di euro messi a disposizione di aziende in partnership con il mondo accademico e con i centri di ricerca.
L’Avviso, nel rispetto dell’Accordo di Parigi sull’energia pulita per tutti i cittadini europei, cerca idee a ‘basse emissioni di carbonio e resilienti al clima’. Come in Germania e in Spagna, anche in Italia sono i soggetti privati a dimostrarsi più dinamici e partecipativi rispetto a quelli pubblici nelle richieste di un maggior volume di finanziamenti europei.
Efficienza energetica: l’Italia sostenibile e innovativa
Gli ambiti a cui il bando fa riferimento sono molteplici: economia circolare, transizione energetica, abbattimento delle emissioni e così via. “Dall’avvio del programma Horizon nel 2014 – in base alle ultime elaborazioni del Centro Studi di Avvenia – l’Italia risulta al terzo posto per richieste di contributo con oltre 24,6 miliardi di euro. A guidare la classifica troviamo il Regno Unito con 32,6 miliardi e la Germania con 29,9 miliardi”.
Nel commento conclusivo dei ricercatori si legge: “A fronte di questi dati, pensiamo che il tessuto produttivo italiano abbia ben compreso la centralità del tema energetico come chiave delle sostenibilità e dell’innovazione, ricordando come l’Europa resti una delle fonti di finanziamento privilegiate e che, con i molti bandi ancora previsti in ambito Horizon 2020, le sfide da cogliere siano tantissime ed in grado di portare profondi benefici a cittadini, imprese e settore della ricerca”.