Fase 3: effetto lockdown, cresce il senso civico degli italiani

Cresce la fiducia negli altri e nella collettività e la raccolta differenziata si conferma un indicatore importante della responsabilità civile. È quanto emerge dall’Osservatorio sul Senso Civico degli Italiani realizzato da Comieco, Consorzio nazionale recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica, in due tranche, una a febbraio e la seconda a maggio 2020, in collaborazione con l’Istituto di Ricerca Ipsos. 

Lo spartiacque, costituito dalle drastiche misure di distanziamento sociale messe in campo con l’epidemia di Covid -19, emerge chiaramente nella crescita dell’attenzione e della fiducia degli italiani nei confronti degli altri e della collettività. Rispetto a prima dell’epidemia, infatti, cala di 4 punti – dal 26% al 22% – la percentuale di coloro che considerano che la principale responsabilità di una persona sia verso la propria famiglia e non verso la collettività. 

La pandemia, dunque, sembra abbia mitigato quella inclinazione al “familismo amorale” che era aumentata costantemente da inizio millennio (11% nel 2001, 28% nel 2018), accelerando peraltro un trend in discesa già in atto. Rispetto alla rilevazione di febbraio, inoltre, cresce il consenso verso affermazioni di fiducia nei confronti degli altri (+4%).  

Messi di fronte alla situazione emergenziale del tutto inedita, gli italiani hanno riscoperto una rinnovata responsabilità civile che conferma, tuttavia, la sua origine nella sfera privata. Il campione Ipsos, infatti, è omogeneo nell’indicare come fonte del senso civico i valori individuali (79%) che si formano principalmente all’interno della famiglia (65%): fondamentale in questo senso è insegnare fin da piccoli a prendersi le proprie responsabilità nei confronti della collettività (72%). 

Ma nella formazione del senso civico cresce anche il ruolo chiave riconosciuto all’educazione (51%, +1%) mentre è secondaria la rilevanza attribuita alle sanzioni (42%, -2%). È interessante notare come l’indagine Comieco-Ipsos metta in luce un tangibile miglioramento nella percezione della classe dirigente come esempio di senso civico.  

Chiusa la ‘Fase 1’, infatti, la percentuale di quanti si dichiarano molto/abbastanza d’accordo nel guardare alla classe dirigente come esempio, pur rimanendo su livelli piuttosto bassi, è comunque passata dal 14 al 25%. La raccolta differenziata, espressione elettiva del senso civico inteso come attenzione all’ambiente e alla collettività, non ha subito battute d’arresto a causa del lockdown.  

La maturazione della sensibilità ambientale avvenuta nell’arco di 15 anni – con l’attenzione alla qualità dell’ambiente che sale al terzo posto nelle priorità degli italiani accanto a ‘sicurezza’ e ‘amore’ e l’aumento dal 65 al 91% per quanto riguarda l’attenzione nel differenziare carta e cartone – è confermata dall’indagine demoscopica. Ben l’88% dichiara che farsi carico della raccolta differenziata è un gesto utile alla collettività a maggior ragione perché fatto in assenza di benefici economici individuali.  

“Malgrado lo stravolgimento della quotidianità dovuto all’emergenza sanitaria, 1 italiano su 2 ha dichiarato di prestare maggiore attenzione alle abitudini che hanno a che fare con le regole di convivenza civile. Tra queste spicca la raccolta differenziata che per il 30% degli intervistati è stata fatta anche più diligentemente” commenta Carlo Montalbetti, Direttore Generale Comieco.  

In particolare, conclude Montalbetti, “la filiera della raccolta differenziata di carta e cartone ha continuato a garantire l’efficienza del riciclo anche in piena pandemia. Solo nei mesi di marzo, aprile e maggio Comieco ha erogato ai Comuni in convenzione per i servizi di raccolta oltre 30 milioni di euro. In definitiva possiamo dire con orgoglio che tutto il sistema della raccolta differenziata ha tenuto in un momento difficile, anche grazie all’impegno e alla collaborazione dei cittadini”.