Fase 2: italiani pronti a ripartire, primo viaggio per andare dalla famiglia

Gli italiani sono pronti a ripartire ma con cautela. Il primo viaggio? Per andare a trovare la famiglia. A scattare la fotografia è BlaBlaCar, servizio di carpooling di lunga distanza che ha interrogato la propria community italiana sul futuro dei viaggi, della mobilità e della sharing economy in generale. Dall’analisi delle oltre 10.000 risposte raccolte emerge che oltre metà dei rispondenti dichiara di voler ritornare, non appena possibile, a viaggiare almeno quanto prima della diffusione del Covid-19, mentre il 35% degli intervistati intende, per il momento, diminuire il ritmo dei viaggi.  

Con particolare riferimento alla condivisione dell’auto, oltre il 70% degli intervistati si è detto pronto a ricominciare, con le adeguate misure di protezione dal contagio. Il 61% dei conducenti di BlaBlaCar ha dichiarato di voler ricominciare a offrire passaggi con una frequenza uguale o superiore rispetto a prima, al termine dell’emergenza. Treno e BlaBlaCar sono percepiti come i mezzi più sicuri dal punto di vista del rischio sanitario di contagio.  

Ipotizzando che circa la metà dei posti siano occupati, il 45% dei rispondenti ha identificato il treno come modalità di trasporto meno rischiosa dal punto di vista del contagio da Coronavirus, mentre per il 37% è BlaBlaCar il mezzo più sicuro. Le prime partenze dopo il lockdown. Alla domanda ‘Quando saranno rimosse le limitazioni agli spostamenti, quale ritieni che sarà la ragione del tuo primo viaggio?’ il 41% ha risposto di voler partire per andare a trovare i propri familiari.  

Seguono le partenze verso il mare (18%) e verso gli amici (17%), la montagna o la campagna (10%), le grandi città turistiche (7,4%) e i piccoli borghi (6,6%). Ritorno alla normalità entro fine anno: oltre il 75% degli intervistati si aspetta di poter tornare, entro la fine del 2020, a viaggiare in condivisione come prima dell’inizio della crisi. Aumentano i viaggi in Italia: tra i rispondenti, l’84% ha in programma di viaggiare come o più di prima all’interno del territorio italiano.  

I viaggi all’estero sembrano invece destinati a diminuire nei prossimi mesi. Il 43% dei rispondenti ha infatti dichiarato che, terminata l’emergenza da Covid-19, si aspetta di diminuire la frequenza di viaggi verso altre destinazioni Europee; mentre il 46% intende recarsi meno di prima al di fuori dei confini dell’Europa. 

BlaBlaCar ha indagato anche il sentimento attuale degli utenti verso altre forme di mobilità e condivisione. Dall’analisi delle risposte è emerso che per la mobilità interna alle aree cittadine, nel periodo subito successivo al Covid-19 si assisterà ad una crescita dell’utilizzo della bicicletta privata (il 49% la utilizzerà più di prima), ma anche di forme di mobilità condivisa come il bike sharing, lo scooter sharing e il noleggio di monopattini elettrici (il 34% si affiderà a questi servizi più di prima). In forte calo, invece, i mezzi del trasporto pubblico (il 48% li utilizzerà meno di prima).  

Tra le altre forme di sharing economy analizzate, gli affitti di breve durata sono quelli che meno sembrano aver subito gli effetti del Covid-19. Il 72% degli intervistati dichiara che si affiderà come o più di prima a questi servizi per l’organizzazione delle proprie vacanze. 

“Sebbene la pandemia da Covid-19 abbia avuto un impatto forte sulla nostra attività, azzerandola quasi completamente, non ci siamo mai fermati e abbiamo continuato a progettare l’esperienza BlaBlaCar per il periodo post-emergenza. Siamo sicuri che l’era dell’economia della condivisione sia tutt’altro che terminata, anzi riteniamo che questa giocherà un ruolo centrale nella ripresa economica del Paese” afferma Andrea Saviane, country manager Italia di BlaBlaCar.  

“Anche il parere della community di BlaBlaCar, che da sempre si distingue per il suo modo di vivere all’insegna dell’innovazione e della sostenibilità, sembra in questo senso molto incoraggiante. Con un po’ di tempo e le adeguate misure di sicurezza, siamo fiduciosi di poter presto tornare alla normalità” conclude Saviane.