Piero libera Pelù, torna in mare la tartaruga rock del Mediterraneo

Piero libera Pelù, la tartaruga rock del mar Mediterraneo. Dal rischio di morire soffocata dopo l’ingestione di un pezzo di plastica, al soccorso e alle cure mediche fino alla liberazione in mare. È la storia a lieto fine della tartaruga Pelù che ha preso il largo sabato mattina dalle acque del porto di Manfredonia in Puglia. Una liberazione speciale perché a riportare in mare l’esemplare di Caretta caretta, salvato dai pescatori e curato negli ultimi mesi presso il Centro di recupero e soccorso di Manfredonia, gestito da Legambiente, è stata l’icona della musica rock italiana Piero Pelù.  

L’artista italiano, da sempre sensibile ai temi legati alla cura dell’ambiente, ha deciso di sposare la causa della campagna Tartalove che da anni si batte per la salvaguardia delle tartarughe della specie Caretta caretta nel mar Mediteranneo. Si tratta di una specie in pericolo perché fortemente minacciata dalla pesca professionale, dal traffico nautico, dall’inquinamento e dai rifiuti plastici che sempre più spesso vengono ingeriti da questi animali che li scambiano per le prede di cui si nutrono.  

Piero Pelù, che ha partecipato a diverse edizioni di Festambiente e con cui Legambiente sta organizzando le pulizie delle spiagge del Clean Beach Tour, ha fatto visita al Centro di recupero tartarughe marine di Manfredonia toccando con mano l’impegno di medici e volontari che ogni giorno lavorano per curare i tanti esemplari di Caretta caretta soccorsi dopo incidenti in mare con imbarcazioni o attrezzature da pesca, o peggio ancora dopo aver ingerito della plastica confusa per cibo.  

Dopo la breve visita, avvenuta in tutta sicurezza rispettando le norme indicate dalle autorità per il contenimento dell’emergenza sanitaria, il cantautore insieme agli operatori del Crtm di Manfredonia ha raggiunto le acque antistanti l’area portuale a bordo di un gommone, gentilmente concesso dal Centro Velico del Gargano di Manfredonia. Così Piero ha liberato in mare la tartaruga Pelù, una Caretta caretta molto rock anche perché dotata di un dispositivo satellitare grazie al quale sarà possibile seguire e tracciare i suoi spostamenti per i prossimi 6 mesi.  

Il progetto My Sea, finanziato con fondi Por della Regione Puglia, ha fornito l’apparecchiatura che consentirà di registrare i movimenti in mare ed eventuali spostamenti verso siti di nidificazione. Il tracciamento di Pelù, insieme a quello di altre tartarughe liberate, darà la possibilità di raggiungere l’obiettivo principale di My Sea: realizzare un geo-database accessibile a istituzioni, ricercatori, mondo della scuola e cittadini per la raccolta, la gestione informatica e la diffusione dei dati bibliografici e di rilevamento sul campo, relativi al ciclo di vita della specie.  

Grazie al sistema di tracking il progetto My Sea, che vede tra i partner i Comuni di Manfredonia, Zapponeta, Molfetta, Lecce, il Consorzio di Gestione Amp Torre Guaceto, intende tutelare la biodiversità ed effettuare il monitoraggio ambientale delle tartarughe Caretta caretta.  

“L’emozionante liberazione di sabato con la partecipazione speciale di Piero Pelù ci conferma ancora una volta quanto sia importante impegnarci a tutela del ricco patrimonio di biodiversità del mar Mediterraneo – ha dichiarato il Presidente di Legambiente Stefano Ciafani -. Un plauso e un ringraziamento va a quanti hanno reso possibile questo evento importante anche dal punto di vista tecnico-scientifico, grazie al dispositivo satellitare che ci consentirà di tracciare e studiare i movimenti della tartaruga Pelù insieme ad altri esemplari, permettendoci di migliorare i nostri interventi a tutela di questa meravigliosa specie”. 

L’evento è stato trasmesso in diretta streaming attraverso i canali Facebook di Legambiente, Tartalove, Festambiente e dell’account ufficiale del cantante. A partecipare all’evento, collegati online, Stefano Ciafani, presidente di Legambiente, Stefano Di Marco, responsabile della campagna Tartalove e Angelo Gentili, coordinatore di Festambiente che hanno illustrato l’impegno dell’associazione per la tutela della biodiversità e i risultati raggiunti nell’ambito della campagna Tartalove.  

“Bisogna lottare contro l’inquinamento – ha dichiarato Piero Pelù durante la liberazione – la raccomandazione è quella di sempre: non disperdere la plastica nell’ambiente perché poi finisce in mare e va a mettere in pericolo tantissimi animali. Proprio come la tartaruga Pelù che ha avuto la fortuna di essere soccorsa dai pescatori e curata nel Crtm di Manfredonia. Ora l’abbiamo liberata e potremo seguire il tour della tartaruga rock del Mar Mediterraneo. Con Legambiente organizziamo tante iniziative come il Clean Beach Tour per ripulire le spiagge ma credo che oggi sia arrivato il momento di insegnare di più anche nelle scuole il rispetto dell’ambiente. Sono veramente contento di aver partecipato a questa liberazione e ringrazio Legambiente per il lavoro che fa ogni giorno. Tutti noi nel nostro quotidiano possiamo fare la differenza, da qui parte il cambiamento”.