Mare: dall’energia pulita all’acqua potabile, 3 best practice per la tutela

Produzione di energia pulita da fonti rinnovabili e da impianti innovativi; pulizia dei fiumi dalle plastiche prima che sfocino nel mare; diritto all’acqua potabile, soprattutto nelle isole minori, con navi dissalatrici. Sono queste le tre best practice per la tutela del mare presentate in occasione dell’evento ‘Natura 2000 +20: le best practice del mare. A 13 anni dal D.M. 184/2007’ che si è svolto questa mattina in diretta streaming phygital, promosso da Fondazione UniVerde, Marevivo, Lipu – Birdlife Italia, Sos Terra Onlus con la main partnership di Renexia e in collaborazione con TeleAmbiente, Agenzia di Stampa Italpress, Comin & Partners, Castalia, Marnavi. 

La tutela del mare, ha affermato Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della Fondazione UniVerde, “è una priorità quattro stagioni. È importante l’impegno delle istituzioni, delle associazioni e delle imprese per diffondere una consapevolezza del rispetto delle normative europee, come Rete Natura 2000, per la difesa della biodiversità. Le best practice presentate oggi vanno nella direzione di mitigare gli effetti di un’azione antropica sempre più intensa nei nostri mari ed oceani mirando al rispetto degli ecosistemi marini e della flora e della fauna che li popolano, a partire dai cetacei e dall’avifauna che li sorvola lungo le rotte migratorie”.  

L’evento è stato occasione per celebrare i tredici anni del D.M. 184/2007 che istituì la ‘Rete Natura 2000’. Il decreto, firmato dall’allora Ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio, ha dato forza in Italia alla tutela della biodiversità di flora e fauna nelle Zone Speciali di Conservazione (Zpc) e nelle Zone di Protezione Speciale (Zps) e oggi è fondamentale per la tutela delle aree di pregio del Mare Nostrum, anche attraverso il riconoscimento delle più rilevanti Important Marine Areas.  

Rosalba Giugni, presidente di Marevivo, ha spiegato che “plastica, reti fantasma, batterie esauste e pneumatici fuori uso rilasciati a mare costituiscono una seria minaccia per la vita marina. Bene gli interventi di rimozione ma in contemporanea bisogna fare leggi e campagne di sensibilizzazione sul tema complesso dei rifiuti o le conseguenze sugli ecosistemi marini saranno irreparabili. Sul tema della transizione verso l’energia pulita e la sostenibilità ambientale, abbiamo lanciato il Premio ‘Sole, Vento e Mare’ per il miglior progetto di produzione energetica da fonti rinnovabili nelle isole minori e nelle Aree Marine Protette, caratterizzato da una particolare attenzione al miglioramento delle qualità ambientali e al rispetto del paesaggio”. 

“Tra gli uccelli selvatici, le specie marine sono il gruppo più minacciato, quello che negli ultimi decenni ha subito il più rapido declino. Dal disturbo alla distruzione degli habitat, dalle catture accidentali con reti alla plastica, sino ai cambiamenti climatici” ha sottolineato Alessandro Polinori, vicepresidente di Lipu – BirdLife Italia. “Sul tema delle catture accidentali stiamo lavorando ad un progetto internazionale, mentre urgente risulta essere la designazione come ZPS in ambiente marino delle Important Bird Areas, da noi individuate per la conservazione della popolazione italiana di Berta maggiore. Fondamentale poi è l’attività di educazione ambientale”. 

Roberto Danovaro, Presidente della Stazione Zoologica Anton Dohrn Napoli, con un messaggio, ha dichiarato che “il Recovery Plan offre un’occasione straordinaria per un rilancio della crescita blu sostenibile per lo sviluppo del Paese. L’Italia ha il dovere di trasformare i suoi mari, il 15% del Mediterraneo, in un’occasione di rilancio”.  

Nell’ambito dell’appuntamento sono stati presentati alcuni progetti innovativi con l’intento di promuovere la conoscenza e favorire la diffusione di buone pratiche che possano stimolare una vera transizione verso l’economia circolare sostenibile, la produzione di energia da fonti rinnovabili e impianti rispettosi degli ecosistemi, un approvvigionamento idrico di qualità e sostenibile nelle isole minori. 

Riccardo Toto, Direttore Generale di Renexia spa, ha sottolineato che “la società, tramite la sua controllata Us Wind, ha messo a fattor comune le best practice di utilizzo di equipment offshore e le ha tradotte in protocolli di intesa/procedure con l’ente federale americano che gestisce energia in mare (Boem). Auspicio di Renexia Spa è che esse vengano diffusamente utilizzate anche nei futuri progetti dell’area mediterranea che coinvolgano il mare, non necessariamente legati al mondo delle rinnovabili, ma per tutte le infrastrutture che riguardino l’elemento marino”. 

Lorenzo Barone, direttore tecnico di Castalia Consorzio Stabile S.C.p.A., ha presentato il sistema per la raccolta selettiva dei rifiuti presenti nei corsi d’acqua. Tale sistema è stato testato con numerose sperimentazioni sui fiumi Sarno, Tevere e Po ed è attualmente installato sul fiume Platani, in provincia di Agrigento. È costituito da barriere galleggianti che permettono di intercettare le macroplastiche, accumulandole in un’area specifica dalla quale vengono successivamente raccolte mediante un mezzo nautico di limitate dimensioni e depositate in appositi contenitori di stoccaggio.  

Domenico Ievoli, presidente di Marnavi, ha presentato il primo dissalatore mobile marino, approvato dal Ministero dello Sviluppo Economico nell’ambito del programma europeo ‘Horizon 2020’. Senza danneggiare l’equilibrio ecologico marino-costiero, è capace di rifornire i territori insulari e costieri, anche in condivisione tra loro, dei quantitativi d’acqua potabile adeguati ai reali fabbisogni delle comunità, con continuità di verifica della potabilità. Garantisce l’ecosostenibilità del processo rilasciando il refluo ipersalino in movimento, lontano dalle coste, evitando impatti sul biota marino costiero.  

All’evento, moderato da Loredana Errico (Giornalista Adnkronos – Prometeo), sono inoltre intervenuti Chiara Bruni (Vicepresidente Sos Terra Onlus), Leonardo Tunesi (responsabile Area per la tutela della biodiversità, degli habitat e specie marine protette – Ispra), Silvio Greco (Direttore sede romana Stazione Zoologica Anton Dohrn).  

L’evento, in collegamento dalla Sala Mastai del Palazzo dell’Informazione in Roma (Piazza Mastai, 9), è stato trasmesso in diretta streaming sulle Pagine Facebook di Fondazione UniVerde, Marevivo, Sos Terra Onlus, TeleAmbiente e in diretta televisiva su TeleAmbiente, sui canali 78 (Lazio e Umbria) e 812 (Lombardia) del digitale terrestre.