A livello globale si registra il quarto mese di agosto più caldo, con temperature particolarmente sopra la media nel sud-ovest degli Stati Uniti d’America, nel nord del Messico, nel nord-ovest della Siberia e sulla maggior parte dell’oceano Artico. Le temperature dell’aria sopra l’oceano sono state per lo più sopra la media, sebbene nell’emisfero Australe numerose regioni abbiamo registrato temperature al di sotto della media.  

Sono i dati di Copernicus Climate Change Service (C3S), implementato dal Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio raggio da parte della Commissione Europea.  

C3S pubblica ogni mese bollettini climatici che riportano i cambiamenti osservati nella temperatura globale dell’aria in superficie, della copertura di ghiaccio e delle variabili idrologiche. Tutti i risultati si basano sulle analisi meteorologiche generate da modelli numerici di previsione meteorologica utilizzando miliardi di misurazioni provenienti da satelliti, navi, aerei e stazioni meteo dislocate in tutto il mondo.  

In Europa l’estate ha registrato temperature di 0,9 gradi centigradi al di sopra della media ma ben al di sotto della media dei periodi estivi più caldi registrati nel 2003, 2010, 2018 e 2019.  

Diverse ondate di caldo hanno causato temperature molto più alte della media in Europa centrale e occidentale. 

Il numero di giorni con stress termico categorizzato come ‘molto forte’ è stato simile a quello dell’estate 2019 e minore di quello dell’estate del 2003. Entrambi gli anni hanno registrato intense ondate di caldo nella stessa regione.