Strade e superstrade ciclabili, zone a velocità ridotta, velo-stazioni, sottopassaggi e nuovi collegamenti ciclistici e pedonali. Sono questi i principali interventi proposti dai mobility manager di istituzioni (l’Università di Milano-Bicocca e il Consiglio Nazionale delle Ricerche) e aziende (Pirelli, Engie, Ing, Prometeon e Prysmian) dell’area Bicocca ai Comuni di Milano e a nord della città per rispondere all’appello fatto dal Comune di Milano e da Regione Lombardia per trovare soluzioni innovative per favorire la micromobilità in città in seguito ai cambiamenti imposti dalla pandemia di Covid-19.  

L’emergenza sanitaria, infatti, sta portando a un cambiamento nelle modalità di accesso e spostamento all’interno di tutta l’area metropolitana milanese e di aree che, come il quartiere Bicocca, sono oggetto di consistenti flussi di persone in quanto sedi di aziende e istituzioni importanti. Le sole aziende/istituzioni promotrici dell’iniziativa, ad esempio, movimentano a ‘pieno regime’ oltre 40mila persone tra dipendenti e studenti.  

A partire da settembre, seppure in misura ancora ridotta, la zona di Bicocca tornerà a ripopolarsi di studenti e lavoratori, molti dei quali si muoveranno con auto o con biciclette e monopattini, scelte favorite in parte dai timori personali e dalle regole sanitarie collettive nell’utilizzo del trasporto pubblico e in parte dagli incentivi per l’acquisto di bici e monopattini. 

Secondo le stime dei mobility manager di Bicocca, il 70% di studenti e lavoratori si recheranno in Bicocca in auto, quando era poco più del 20% in era pre-Covid. Le previsioni di università e aziende portano a livelli di presenza medi poco sotto il 30% ma è importante notare come sarà sufficiente un piccolo aumento nelle presenze (soprattutto degli studenti) per andare ben oltre i livelli di traffico pre-Covid.  

Quasi il 10%, inoltre, si muoverà a piedi o in bici, andando quasi a raddoppiare la percentuale pre-covid. Il restante 20% circa, infine, continuerà ad utilizzare il trasporto pubblico, come prima avveniva, come detto, per circa il 70% degli spostamenti.  

Per questo aziende e istituzioni di Bicocca, tramite i loro mobility manager, hanno studiato una serie di interventi volti a favorire la mobilità attiva e la convivenza tra auto e biciclette.  

Tra le diverse proposte, due sono quelle prioritarie: il sostegno dato alla realizzazione di una superstrada ciclabile Milano-Monza, una proposta già emersa in questi mesi, e la realizzazione di una zona in Bicocca a velocità ridotta.  

Attraverso i database aziendali e dell’Università si stima che circa il 40% delle persone che studiano e lavorano in Bicocca, infatti, provengano dai Comuni a Nord di Milano e che circa altrettante arrivino dal comune di Milano. Inoltre, la direttrice Milano-Monza è quella attraverso la quale si muove la maggior parte degli utenti del polo. I mobility manager hanno quindi proposto di istituire un’infrastruttura adeguata che consenta un collegamento sicuro e rapido in bicicletta da Monza alla Bicocca (circa 10km), per proseguire fino alla circonvallazione in viale Marche (altri 3km), come già previsto dal Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (Pums) del Comune di Milano.  

Per garantire, inoltre, la sicurezza stradale a tutti gli utenti della strada, è stato inoltre proposto di istituire la cosiddetta ‘Bicocca zona 30’, ovvero un’area a velocità ridotta con precedenza per i pedoni e le biciclette, in particolare, tra i binari della ferrovia e viale Fulvio Testi (in direzione est-ovest) e tra via Bignami e via Venosta (in direzione nord-sud).  

Diversi gli altri interventi su cui è stata richiamata l’attenzione. Dal rafforzamento con piste ciclabili dei collegamenti di Bicocca con i quartieri Niguarda, Affori e i Comuni limitrofi di Bresso e Cusano Milanino all’ampliamento del sotto-passaggio della stazione di Greco Pirelli, fino al collegamento con una pista ciclabile continua e sicura con il quartiere di Greco. 

Per quanto concerne le due ruote, i mobility manager hanno proposto di creare velo-stazioni nei pressi delle fermate della metropolitana e della Stazione di Greco Pirelli al fine di favorire l’inter-modalità bicicletta-mezzo di trasporto pubblico, suggerendo, nel contempo, ad Atm e a Trenord di dedicare particolare attenzione agli interventi per aumentare la possibilità di trasporto delle biciclette sui mezzi pubblici.