Crollano le immatricolazioni di veicoli diesel, benzina, Gpl e metano, che nel 2020 registrano il dato peggiore dagli anni ’70, volano quelle dell’elettrico: +250% tra full electric e plug in hybrid. Causa pandemia, si contrae il settore della mobilità condivisa ma c’è da registrare il fenomeno sotto gli occhi di tutti, quello dei monopattini. A scattare la fotografia dei nuovi trend del settore è la quinta edizione del white paper “La mobilità sostenibile e i veicoli elettrici” di Repower che quest’anno, inevitabilmente, tiene conto anche degli impatti della pandemia sulle abitudini di spostamento.
Partiamo dal ‘tradizionale’. Nel 2020 sono crollate le immatricolazioni di veicoli, che hanno registrato un -28%, il dato peggiore dagli anni ’70, una contrazione pari a 535.000 vetture, di cui -40,2% diesel -38,7% benzina, -31,1% Gpl, -18,1% metano. L’altra faccia della medaglia, però, è rappresentata dalle immatricolazioni dei veicoli elettrici (full electric e plug in hybrid): Bev e Phev insieme hanno visto 59.900 nuove immatricolazioni contro le 17.065 nel 2019. In termini percentuali, l’aumento complessivo del 2020 per entrambe le categorie è del 250% rispetto all’anno precedente, anche grazie agli incentivi governativi e regionali. Raggiunte le 9.709 stazioni di ricarica, con 19.324 punti, +39% di installazioni
Capitolo mobilità condivisa: noleggio e car-sharing, nel 2020, hanno registrato una forte contrazione dovuta alla crisi del turismo e alle restrizioni alla mobilità cittadina mentre l’incerto quadro economico ha limitato la mobilità aziendale. Migliora però la micro-mobilità condivisa, con il monopattino che spicca, grazie al balzo dalle 4.900 unità del dicembre 2019 alle 27.150 del dicembre 2020, valore destinato a crescere nei prossimi tempi. Insieme al bikesharing, per oltre il 15% elettrico, è il servizio di micro-mobilità più in crescita nel periodo post lockdown 2020.
E a proposito di pandemia, tra gli effetti sociali c’è anche quello che riguarda la mobilità e le nuove modalità̀ di fruizione dei veicoli. Il 34% dei cittadini italiani sostiene di aver modificato le proprie modalità di spostamento a causa delle restrizioni: l’auto diventa il mezzo preferito, con oltre un italiano su due (56,7%) a ritenerla il mezzo più̀ sicuro, mentre i mezzi pubblici vengono scelti solo da 2 italiani su 5 (22,5%).
Cresce il settore dell’e-bike: i numeri del 2020 dicono che il mercato si attesta già̀ a un +23% nonostante diversi mesi di negozi di bici chiusi in molti Paesi. Soprattutto in Italia, anche grazie al “bonus bici”, il valore di questo mercato è particolarmente elevato, con la maggiore propensione (30% degli intervistati) all’acquisto di un’e-bike. E se oggi sono già̀ 2.341 i chilometri di piste ciclabili esistenti in 22 città italiane, si prevede che nei prossimi mesi se ne sommeranno altri 2.626, portando i cittadini ad un utilizzo sempre maggiore di bici tradizionali ed elettriche.
“In questo nuovo scenario – commenta Fabio Bocchiola, AD di Repower Italia – è sempre più urgente un radicale ripensamento del concetto di mobilità e di spazio urbano, un cambio di rotta che, nonostante la forte ripresa dell’utilizzo dell’auto, porti la rivoluzione elettrica al centro di questo quadro per accelerare la transizione energetica e portarci ad un netto miglioramento della qualità dell’aria e della qualità̀ del nuovo stile di vita a cui ci stiamo abituando. Era il 2017 quando abbiamo deciso di creare un documento che offrisse una panoramica ampia sulla mobilità sostenibile con l’obiettivo di mandare un messaggio chiaro e non scontato: la rivoluzione elettrica non si basa sulla sostituzione di un motore sotto al cofano delle auto ma su un radicale cambio di paradigma nella testa di chi si troverà̀ a guidare quel mezzo. La quinta edizione del White Paper raccoglie questo testimone proseguendo il viaggio, illuminando una nuova porzione di questa strada e offrendo maggiore consapevolezza sulle implicazioni che la rivoluzione della mobilità ha sulla vita di tutti i giorni”.
Il white paper dedica spazio anche all’utilizzo delle batterie e agli scenari a livello europeo e mondiale a cui andremo incontro, con una richiesta di batterie in rapida crescita che prevede entro il 2030 un aumento di 14 volte, trainata dal trasporto elettrico, e la conseguente necessità di ridurre al minimo l’impatto ambientale della produzione attraverso l’economia circolare intesa come riciclo di tutti i materiali delle batterie o riutilizzo delle stesse a fine vita. Poi, Smart City e 5G, le nuove tecnologie che modificheranno il volto delle città; mobilità elettrica applicata ai settori marini, aerei, dei veicoli pesanti e di lavoro, settori che hanno un forte peso nell’economia mondiale dei trasporti con oltre l’80% del commercio mondiale di merci in termini di volume e oltre il 70% in valore che viaggia via mare, rappresentando circa il 3% delle emissioni globali di anidride carbonica.
Infine, le fake news da scardinare: dallo smaltimento delle batterie, meno dannoso di quanto si pensi, alla facilità di combustione dei motori elettrici, passando dalla tenuta delle reti di ricarica fino al presunto forte inquinamento delle auto elettriche e all’estrazione delle materie prime e del loro consumo.
La novità̀: ad ogni capitolo viene associata un’intervista. Carlo Ratti, direttore del Mit Senseable City Lab; Enrico Giovannini, ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili; Maurizio Delfanti, amministratore delegato Rse; Italo Rota, architetto e designer, intervistati dal giornalista e divulgatore scientifico Maurizio Melis.
Il White Paper sarà presentato in occasione della Milano Digital Week, il 18 marzo alle ore 18.30 nel talk “Mobilità sostenibile e sharing economy”, da Fabio Bocchiola, Ad Repower Italia, che si confronterà con Ivana Pais, esperta di sharing economy dell’Università Cattolica, moderati da Nicola Zanardi, curatore della MDW.