È stato presentato oggi durante un webinar dedicato il Rapporto 2021 sui sistemi di gestione dell’energia certificati Iso 50001, prodotto da Fire in collaborazione con Cei e Cti, che delinea un quadro aggiornato sull’implementazione dello standard e sull’impatto delle modifiche apportate nella nuova versione della Iso 50001 entrata in vigore nel 2018. Ad aprire i lavori, dopo i saluti di Dario Di Santo della Fire, è stato Mauro Mallone del Mite, che ha annunciato un bando in partenza nei prossimi anni a supporto delle Pmi che intendono implementare i sistemi di gestione dell’energia. È stata poi la volta di De Chicchis di Fire, che ha illustrato i risultati dell’indagine, contenuta nel Rapporto, portata avanti coinvolgendo i tre attori che operano nel mercato della Iso 50001: le organizzazioni certificate, gli esperti del settore e gli organismi di certificazione.
Il lavoro è un follow-up di quanto già realizzato in passato dalla Federazione mediante un’indagine simile risalente al 2016 e un approfondimento fatto su alcuni temi specifici nel 2018. Ciò ha portato a dei confronti con l’edizione del 2016, che hanno permesso di evidenziare le tendenze di questi ultimi anni. Tra i vari aspetti, è emerso che per i soggetti certificati i benefici derivanti superino gli aspetti negativi, con una soddisfazione diffusa riscontrata sulla scelta di implementare il sistema di gestione. La quasi totalità dei partecipanti ha anche espresso apprezzamento per le modifiche introdotte dalla Iso 50001:2018, sottolineando i numerosi miglioramenti apportati dalla nuova versione pubblicata tre anni fa. I principali aspetti migliorativi e le eventuali problematiche riscontrate sono stati poi trattati e approfonditi nel Report mediante dei casi studio che hanno permesso di capire meglio i meccanismi e il funzionamento della norma all’interno delle imprese certificate.
È intervenuta ai lavori convegnistici anche Elena Battellino di Accredia, che ha tracciato un quadro dei siti certificati ad oggi in Italia ed ha fatto un confronto con lo stato di certificazione nei Paesi europei ed internazionali. Antonio Panvini del Cti ha, quindi, tracciato un quadro sulla normativa vigente e sulle novità relative alle norme collegate ai sistemi di gestione dell’energia. In particolare, appaiono interessanti le nuove Iso 50005, dedicata all’attuazione modulare dei sistemi di gestione e ISO 50009, rivolta a distretti e filiere, nell’ottica di promuovere una gestione integrata della risorsa energetica.
Giovanni Franco di Sogesca, in conclusione, ha parlato dell’approccio sviluppato all’interno del progetto europeo Deesme e dei benefici multipli derivanti dall’applicazione dei Sge, citando le opportunità per le Pmi di partecipare a progetti pilota con la possibilità di ottenere supporto gratuito da Sogesca e Fire, partner italiani del progetto.
“Fin dall’introduzione delle norme europee e internazionali sui sistemi di gestione dell’energia – ha affermato Di Santo – la Fire ne ha promosso l’uso, in quanto non solo consentono di conseguire risultati molto interessanti nella riduzione e razionalizzazione dei consumi energetici, con i relativi benefici economici ma, purché correttamente applicati coinvolgendo tutta l’organizzazione, permettono di strutturare le imprese e gli enti per le sfide legate alla transizione energetica. Gli incentivi che saranno messi a disposizione dal Mite attraverso il Gse per le Pmi sono un’ottima notizia, di cui le imprese faranno bene a usufruire, eventualmente in collegamento al progetto Deesme”.