Automobili e attrezzature sportive da condividere o da acquistare di seconda mano. E’ la tendenza che vede svettare i Millennials (i nati tra il 1981 e il 1996) e la Generazione Z (post Millenials) nell’ambito di una crescita di nuovi modelli di condivisione, riutilizzo e circular economy, dovuti anche agli effetti della pandemia covid-19. Il 75% di loro infatti sarebbero disposti ad acquistare di seconda mano un’automobile o un altro mezzo di trasporto e il 69% a utilizzarla in sharing. La tendenza emerge dall’Osservatorio Federdistribuzione su ‘Consumi, Nuove Abitudini d’Acquisto e Stili di Vita, in collaborazione con PwC e pubblicato di recente, in base a un’indagine di giugno 2020.
Al secondo posto in questo genere di ‘sharing economy’ si piazzano gli attrezzi sportivi, non a caso trainati dai Millenials, con il 64% degli intervistati disposti a condividerli e il 59% ad acquistarli usati. Al terzo posto, in questa curiosa classifica, l’arredamento, al quarto abbigliamento e calzature, via via borse e oggetti di design e al quinto i gioielli.
Una tendenza in crescita rispetto anche ad una recente stima (pre covid) che indica il valore del mercato del ‘second hand’ sul Pil nazionale all’1,3% e confermata anche dal fatto che, già a novembre 2019, il 64% degli italiani prevedeva, nei prossimi 3 anni, di riparare più spesso i prodotti rotti, invece di buttarli.