Al via la nona edizione del premio “Vivere a spreco zero” rivolto a enti pubblici, imprese, scuole, associazioni, cittadini. Cinquanta giorni per candidarsi e 12 categorie: Amministrazioni Pubbliche, Imprese, Scuole, Cittadini, Associazioni, Economia Circolare, InnovAction, Biodiversità, Saggistica, Dieta Mediterranea, Ortofrutta, Mobilità sostenibile. Le candidature dovranno pervenire fra il 28 luglio e il 15 settembre 2021 attraverso il form pubblicato nella homepage del sito sprecozero.it 

Anche i cittadini potranno partecipare, inviando i loro video e/o le loro foto che testimoniano l’utilizzo di buone pratiche di riduzione e prevenzione degli sprechi alimentari, corredati da una breve descrizione. Le terne finaliste saranno proclamate il 16 ottobre 2021, Giornata Mondiale dell’Alimentazione. I vincitori saranno premiati il 26 novembre 2021, possibilmente in presenza se le condizioni sanitarie lo consentiranno. Il riconoscimento è promosso dalla campagna Spreco Zero di Last Minute Market. 

Centrali, le buone pratiche, “strumento strategico di sostenibilità a livello nazionale e globale – spiega il fondatore della campagna Spreco Zero, l’agroeoconomista Andrea Segrè – per l’attuazione e il controllo dell’Agenda per gli Obiettivi di Sviluppo sostenibile le governance internazionali si sono dotate infatti dell’High-level Political Forum on Sustainable Development, la piattaforma Onu che valuta i progressi, i risultati e le sfide di sviluppo sostenibile, per assicurare che l’Agenda resti ‘rilevante e ambiziosa’. Questo il contesto globale in cui tutti ci muoviamo, ogni giorno, e questi sono questi i presupposti della progettazione di un premio che, alla sua nona edizione, si trasforma in osservatorio permanente”. 

Ambasciatore di Buone Pratiche 2021 è il divulgatore e meteorologo Luca Mercalli. “La nostra società getta un sacco di risorse, dalle materie prime all’energia – dice Mercalli – Per raggiungere la sostenibilità ambientale dobbiamo prevenire e ridurre lo spreco in ogni sua forma: nelle case, nei trasporti, nella fruizione del cibo con attenzione ad una dieta a basso consumo di carne. Ma anche negli acquisti, nella vita quotidiana, ricordiamoci che oggetti e abiti possono essere mantenuti per un ciclo di vita più lungo di quanto impongano i consumi, e quando finiscono ricordiamoci di smaltirli nella differenziata”. 

Per l’ex ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, vicepresidente di Emil Banca, che insieme con Federcasse sostiene la categoria Ambasciatori di Buone Pratiche, “lo spreco, oltre che un problema etico, è anche un grosso un problema ambientale. La produzione e la distribuzione di cibo, per esempio, hanno un impatto molto rivelante nell’emissione di gas serra nell’ambiente e nel consumo di risorse come acqua e terreno. Sprecare meno, e diffondere queste buone pratiche anche a livello internazionale, significa quindi aiutare concretamente il futuro del nostro pianeta”.  

Per Marco Reggio, responsabile servizio Comunicazione e Knowledge Sharing Federcasse, “la lotta agli sprechi interroga anche la finanza: perché il denaro sia strumento al servizio della sostenibilità e della promozione di buone pratiche. L’esperienza delle 250 banche di credito cooperativo e casse rurali ci dice che reinvestire sul territorio il risparmio di quello stesso territorio senza massimizzare il profitto innesca ‘circolarità virtuose’ ed elimina gli sprechi. E’ una adesione convinta quella del Credito Cooperativo alla Campagna Sprecozero nella prospettiva di una sostenibilità integrale. Perché tutto è connesso”. 

Alla categoria dedicata all’economia circolare è invece abbinato il sostegno Conai: “spesso – sottolinea la responsabile area prevenzione Simona Fontana – dimentichiamo che l’imballaggio deve proteggere un prodotto lungo un percorso molto più articolato di quello che vediamo. Igiene, integrità e sicurezza vanno garantite nel corso di tutta la filiera produttiva e distributiva. I pack proteggono i beni e ne riducono lo spreco: per questo non vanno eliminati, ma è necessario intervenire sempre di più per ridurne l’impatto sull’ambiente attraverso attività di eco-design, così come puntare sulla loro riciclabilità. Siamo felici di poter premiare le buone pratiche delle aziende italiane che, in quest’ottica, hanno reso più sostenibili i loro imballaggi in occasione della nona edizione di questo premio”. 

Il Premio Vivere a Spreco Zero è sostenuto da un team di aziende e istituzioni impegnate nella promozione dei valori legati allo sviluppo sostenibile, ciascuna affianca un obiettivo del Premio. Sono Conai, Emil Banca, Federcasse, Eni, Conad, Natura Nuova, Unitec, Assomela, Alce Nero, Conapi, Camst, Gruppo Hera, Gruppo Morini. 

La giuria del Premio Vivere a Spreco Zero, presieduta dal fondatore Last Minute Market e Spreco Zero Andrea Segrè, è composta da un team di giornalisti e voci di riferimento in tema di sostenibilità: Roberta Badaloni redazione TG1; Antonio Cianciullo, responsabile canale Ambiente “Terra”/HuffPost; Massimo Cirri, Caterpillar Rai Radio2; Luca Falasconi, docente Università di Bologna e coordinatore scientifico del premio Vivere a Spreco Zero; Marco Fratoddi, direttore responsabile Sapere Ambiente; Massimo Giannetti responsabile settimanale ET / Il Manifesto; redazione Prometeo/Agenzia Adnkronos con Loredana Errico, Francesca Romano e Stefania Marignetti. 

E ancora: Roberto Giovannini, giornalista e responsabile sostenibilità Terna; Elisabetta Guidobaldi, Agenzia Ansa Ambiente; Silvia Marra, socia e consigliere amministrazione di Last Minute Market; Cristina Nadotti, redazione La Repubblica Green&Blue; Stefano Rodi, redazione Sette, Corriere della Sera; Edoardo Vigna, responsabile Pianeta 2021 Rcs Corriere della Sera; Daniela Volpe, project manager campagna Spreco Zero e curatrice del Premio. La Giuria sarà affiancata per ciascuna categoria da un rappresentante dell’azienda partner abbinata. 

Nel segno delle buone pratiche, la campagna promossa dal ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale #InsiemepergliSDG incontra la nona edizione del Premio Vivere a Spreco Zero. L’Agenda delle Nazioni Unite ha fissato l’obiettivo portante nel dimezzamento, entro il 2030, dell’attuale stima globale dello spreco di cibo, che investe l’intera filiera di produzione, commercializzazione e consumo dei prodotti alimentari sul pianeta. Al tempo stesso lo scambio e il confronto in tema di buone pratiche sono senz’altro il modo più utile per individuare, condividere e replicare le azioni positive che ci possono guidare nella strada comune per lo sviluppo sostenibile.  

Per questo il premio Vivere a Spreco Zero 2021 con la campagna #InsiemepergliSDG realizzerà un format sperimentale con focus sulle comunità straniere dell’area di Prato, alle quali sarà somministrato un questionario elaborato dall’Osservatorio Waste Watcher International. Questa indagine si inserisce nel più ampio progetto elaborato da Waste Watcher International in vista del 29 settembre 2021, Giornata mondiale di Consapevolezza delle perdite e degli sprechi alimentari: l’Osservatorio è infatti impegnato nella realizzazione della prima indagine internazionale concepita per analizzare e mettere a confronto i comportamenti di 8 diversi Paesi del mondo nel rapporto dei cittadini con la fruizione del cibo e lo spreco alimentare.  

Il team dell’Osservatorio Waste Watcher International curerà l’elaborazione scientifica delle risposte includendo i suggerimenti, consigli ed esperienze di buone pratiche in tema di prevenzione e riduzione degli sprechi. I risultati ottenuti saranno presentati nel mese di settembre, in occasione delle iniziative promosse dalla campagna #InsiemepergliSDG e saranno ripresi negli eventi di lancio della prima indagine globale promossa da Waste Watcher International. Una rappresentanza dei cittadini delle comunità straniere partecipanti all’iniziativa interverrà alla cerimonia conclusiva del Premio Vivere a Spreco Zero programmata per venerdì 26 novembre, e riceverà il Premio Speciale Vivere a Spreco Zero 2021, nella categoria cittadini.