In Italia è boom di consumi biologici e sostenibili. Gli italiani sono infatti protagonisti di una vera e propria svolta green nei comportamenti favorita anche dall’emergenza Covid: oggi 1 italiano su 4 acquista più prodotti sostenibili o ecofriendly rispetto al periodo precedente alla pandemia. É ciò che emerge da un’indagine Coldiretti/Ixe’ diffusa in occasione della presentazione del Rapporto Greenitaly, realizzato con la collaborazione della più grande organizzazione agricola d’Italia e d’Europa.
“Comprare da aziende sostenibili e promuovere filiere etiche, che hanno un un approccio responsabile e trasparente verso il consumatore è una scelta che può ridurre l’impatto ambientale derivante dall’acquisto di beni e servizi, oltre che supportare il lavoro etico e tutelare i diritti umani lungo tutta la catena produttiva e di valore” raccontano Francesco Salvi, 31 anni e Giulia Faleri, 23 anni, co-founder di Vezua, un marketplace, seguito e supportato nelle fasi di sviluppo dall’advisory board di esperti di N1 Advisor, sul quale è possibile acquistare prodotti green da aziende sostenibili e, allo stesso tempo, contribuire alla riforestazione del Pianeta perché, con parte dei ricavi, la startup acquista terreni destinati a divenire giardini boschivi, come il primo già inaugurato in Toscana.
Per sensibilizzare ad uno stile di vita eco friendly i due co- fiunder di Vezua segnalano i 6 motivi per scegliere prodotti etici da imprese sostenibili.
1. Tutela dei lavoratori. Lo sviluppo sostenibile e la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro si rafforzano a vicenda attraverso i molti ambiti di connessione, a partire dalla considerazione che la sostenibilità delle aziende dipende anche dalla capacità di garantire la sicurezza, la salute e il benessere dei propri dipendenti. Scegliere di acquistare da imprese green significa incentivare ambienti di lavoro sicuri e contrastare lo sfruttamento dei lavoratori.
2. Risparmio a lungo termine. Acquistare da aziende sostenibili rappresenta un investimento per il futuro, perché significa limitare gli impatti negativi che, in un tempo non molto lontano, genereranno ulteriori costi economici derivanti dai danni causati alla salute e all’ambiente.
3. Riduzione del deterioramento delle risorse naturali. Investire in prodotti etici significa investire sul territorio e alimentare un’economia circolare, che mira a conservare nel tempo il valore di prodotti e servizi, e a slegare lo sviluppo di imprese e territori dal consumo delle risorse naturali esauribili.
La transizione verso questo tipo di economia può portare numerosi vantaggi, tra cui la riduzione della pressione sull’ambiente, l’ottimizzazione della disponibilità di materie prime e un inevitabile impulso all’innovazione e alla crescita economica. I consumatori potranno avere a disposizione prodotti non solo più durevoli, che consentono un risparmio economico, ma anche più innovativi, perché in grado di migliorare la qualità della vita.
4. Qualità superiore dei prodotti e tutela della salute. I prodotti sostenibili sono qualitativamente superiori rispetto a prodotti con un forte impatto ambientale: questo è dovuto alla lavorazione accurata e ai procedimenti meno inquinanti persino sul prodotto stesso. La produzione e la diffusione di prodotti etici, oltre a giovare all’atmosfera, salvaguarda anche l’integrità fisica dell’individuo perché le imprese sostenibili impiegano ingredienti e sostanze non tossiche e per questo più salutari.
5. Riduzione imballaggi. Le imprese sostenibili puntano a limitare lo spreco delle materie prime e, per farlo, il packaging green è una delle pratiche inserite nelle strategie aziendali; esso riguarda la realizzazione di imballaggi ecologici con materie biodegradabili e con un minore impatto ambientale, fino al riciclo del packaging e alla completa riduzione degli imballaggi.
6. Tracciabilità e tutela consumatore. È necessario che la sostenibilità oggi sia considerata nella sua totalità, senza soffermarsi solo sugli aspetti ambientali, ma tenendo conto anche di quelli sociali e di governance. Per questo è fondamentale informare il consumatore sulla tracciabilità e sostenibilità delle imprese.
Per misurare l’impatto ambientale e sociale delle aziende presenti sul Marketplace, Vezua ha deciso di avvalersi di un algoritmo sviluppato dalla startup Arbalzan che valuta e certifica la sostenibilità delle imprese secondo i criteri Esg e i 17 Sdgs, validati dall’ente internazionale Rina con oltre 80mila miliardi di combinazioni analizzate. L’algoritmo prende in considerazione contemporaneamente i 17 obiettivi delle Nazioni Unite dell’Agenda 2030 ed oltre 20 tematiche ambientali, sociali e di governance declinate agli standard internazionali.