Arriva la nuova etichetta energetica: nata dal Regolamento quadro europeo 2017/1369, prevede una scala comune per tutti i prodotti con classi energetiche da A (prodotti più efficienti) a G (prodotti meno efficienti). Spariscono quindi le classi A+, A++, A+++, sovrappopolate negli ultimi anni.
Grazie all’introduzione delle nuove etichette energetiche europee, la scelta di lavatrici e lavasciuga, lavastoviglie, frigoriferi alimentari, cantinette per il vino, lampade e display elettronici inclusi monitor Tv e pannelli digitali, potrà essere più consapevole dell’impatto energetico di ogni singolo modello. E assicurare un risparmio di oltre i 33 miliardi di euro l’anno.
Secondo la Commissione Europea le nuove misure sull’ambiente introdotte, fra cui le nuove etichette energetiche, potranno far risparmiare alle famiglie europee oltre 33 miliardi di euro l’anno, in media 150 euro a nucleo familiare. Il risparmio energetico annuo sarà di 167 TWh (Terawattora) entro il 2030, pari, ad esempio, a quasi il 50% del consumo energetico annuale italiano.
Già da oggi i consumatori potrebbero trovare nelle confezioni di alcuni prodotti la nuova etichetta energetica. Il passaggio dalla vecchia alla nuova etichetta avverrà in modo definitivo a partire dal 1 marzo 2021 per frigoriferi e congelatori, incluso cantinette per vino ad uso domestico, lavatrici e lavasciuga, lavastoviglie, TV e display e dal 1° settembre 2021 per le sorgenti luminose. Le nuove etichette hanno anche una grafica rinnovata che include un QRcode per ottenere molte informazioni aggiuntive sul prodotto accessibili attraverso uno smartphone.
Per semplificare il processo di transizione alle nuove etichette offrendo training, guide tecniche, workshop ed eventi volti a rendere chiaro e pratico per tutti l’utilizzo di questo nuovo sistema, c’è il progetto Belt (Boost Energy Label Take up), iniziativa coordinata da Altroconsumo che ha come partner Città metropolitana di Bologna e Erion (Italia), Deco Proteste e Sonae (Portogallo), Iclei (Germania), Ocu (Spagna), Sofies (Svizzera), Beuc e Test Achats (Belgio), Zps (Slovenia).
Poi c’è il progetto Label 2020 che si propone di supportare i consumatori, i rivenditori, i produttori, i policy maker e altri soggetti interessati fornendo loro materiali informativi e formativi che rendano chiaro e semplice il passaggio al nuovo sistema.