Bonus mobilità, come funziona e chi può chiederlo

Il ‘Bonus mobilità’ serve per l’acquisto di bici, elettriche e non, monopattini elettrici e strumenti di mobilità condivisa a uso individuale, come lo sharing di bici, monopattini e scooter.  

A quanto ammonta lo sconto. Il buono sarà pari al 60% della spesa sostenuta, fino a un massimo di 500 euro. 

Chi può richiederlo. Possono richiedere il bonus mobilità i cittadini maggiorenni che risiedano nei capoluoghi di regione (anche sotto i 50.000 abitanti), nei capoluoghi di provincia (anche sotto i 50.000 abitanti), nei comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti e nei Comuni delle città metropolitane (anche al di sotto dei 50.000 abitanti). Le città metropolitane sono 14: Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Roma Capitale, Torino, Venezia. 

Come funziona. La misura introdotta dal ministro Costa consente di richiedere il rimborso del veicolo, o del servizio di sharing, già acquistato dopo l’entrata in vigore del bonus, il 4 maggio scorso, o di produrre un buono (il voucher) che dà diritto allo sconto per il futuro acquisto, per il quale – compatibilmente con la disponibilità di fondi – c’è tempo fino a fine anno. Basterà avere lo scontrino parlante, o la fattura, per ottenere il rimborso. Per chi intende acquistare, il voucher per l’acquisto va presentato al venditore (la validità del buono è di 30 giorni dall’emissione tramite piattaforma), è accessibile fino a esaurimento dei fondi disponibili e fino al 31 dicembre 2020. 

Come fare. Per accedere alla piattaforma web è necessario di munirsi dell’identità digitale Spid. Già dal 19 ottobre le imprese che vendono veicoli e servizi di sharing si stanno registrando sulla piattaforma dedicata. Per ogni informazione e approfondimento è disponibile la sezione dedicata sul sito del ministero dell’Ambiente: https://www.minambiente.it/buono-mobilita.