Trasformare un capo percepito come ‘usa e getta’ in uno che duri nel tempo. Con questo obiettivo, Rifò, giovane brand pratese di moda ecosostenibile, lancia la terza generazione della sua t-shirt rigenerata che vede l’utilizzo di 30 litri di acqua e la totale assenza di prodotti chimici e pesticidi, contro rispettivamente i 2700 litri, i 200 e i 150 grammi di una t-shirt in cotone vergine.
Non solo. Rifò progetta in modo autonomo il tessuto jersey a Prato, così da avere la sicurezza al 100% della sua lavorazione. Un ulteriore elemento che rende la t-shirt Rifò eco-friendly è la sua confezione, che avviene tutta nel raggio di 30 km dalla sede, limitando le emissioni di Co2 dovute ai trasporti e alla logistica. Qui gli abili artigiani del distretto tessile di Prato le confezionano in modo etico, nel rispetto del lavoro e delle tradizioni.
“Fin dalla sua nascita Rifò ha subito pensato alla creazione di una t-shirt sostenibile, uno dei capi più commercializzati dal mondo del fast fashion, che viene troppo spesso percepito come un capo usa e getta, buono per una sola stagione” afferma Niccolò Cipriani, founder di Rifò che aggiunge: “Ogni anno cerchiamo di migliorare la nostra t-shirt, in modo da renderla un capo durevole che possa andare in contro alle necessità delle persone”.