“Tra qualche giorno firmeremo l’Alleanza Parma CO2 Neutral che metterà insieme Università, pubblico e privato”. Ad annunciarlo è Davide Bollati, presidente del Gruppo Davines, in occasione della sezione degli Stati Generali della Green Economy dedicata alla Urban Regeneration.
“Abbiamo preso spunto da Siena, unica provincia italiana carbon neutral, un modello a cui guardare. Sappiamo che a Parma dobbiamo compensare circa 2 milioni di tonnellate di CO2 e che la transizione verso la neutralità carbonica non è un’impresa facile, prevede strategie di riduzione, compensazione, rigenerazione, e va definita, ma è un bel lavoro da fare”, sottolinea.
Non è l’unico impegno ‘green’ che il gruppo Davines ha preso con Parma. “Qualche anno fa abbiamo suggerito al Comune di trasformare l’infrastruttura dell’autostrada del sole in infrastruttura verde: 11 km di verde lungo l’autostrada, un progetto che oggi si è strutturato fino a diventare un consorzio forestale che mette insieme tutti gli attori, pubblici e privati, e abbiamo allargato il progetto dalla fascia dell’autostrada a tutta la provincia coinvolgendo sindaci, parchi, cittadini”. L’obiettivo? “Piantare alberi”.
E ancora, con l’aiuto della Fondazione Sviluppo Sostenibile, aggiunge, “abbiamo lavorato al progetto di candidatura di Parma a European Green Capital: non abbiamo vinto ma oggi abbiamo un dossier che definisce una base per sapere quali sono i nostri punti forti e quali da migliorare”.
Perché tutto questo? “Io rappresento una B Corp – spiega il presidente del Gruppo Davines- le B Corp sono aziende che hanno uno scopo ‘superiore’ perché voglio avere un impatto positivo sulla società. Quindi, non lavoriamo solo per massimizzare il profitto, ma per ottimizzarlo attraverso i portatori di interesse che sono fornitori, clienti, comunità, ambiente e, ovviamente, le persone che lavorano nell’azienda”.