“Iveco ha molto investito negli ultimi anni sulla sostenibilità con un ritorno che inizia a vedersi. Mettiamo l’accento sulle rinnovabili e troviamo contraddittorio che la legislazione Ue tenga conto solo di quello che accade al terminale di scarico, perché bisogna considerare la supply chain energetica. Quando si parla di elettrico dobbiamo sempre pensare a qual è la fonte di produzione e oggi il 70% circa è di fonte fossile, e questo vale per le altre alimentazioni”. Così Massimo Santori, Italy institutional relations Cnh Industrial – Iveco, intervenendo al convegno “Sostenibilità & Circular Economy” nell’ambito di Ecomondo 2020.
“Noi ragioniamo in modo molto più globale: riduzione della CO2 sì, riduzione degli inquinanti NOx e NO2. Perché esistono i climalteranti e gli inquinanti. I climalteranti si possono ridurre con un forte uso delle rinnovabili e quindi biocarburanti, l’elettrico da fonte rinnovabile e l’idrogeno. Il nostro intervento in termini di investimenti nell’innovazione dei nostri mezzi industriali va in questa duplice direzione: attenzione alla supply chain e al ciclo well to wheel”. Lato truck “abbiamo fatto un grande investimento per il biometano liquefatto, abbiamo appena vinto per il camion più sostenibile del mondo per il 2021”.