La tenuta di Acqua Panna in Toscana, nella zona del Mugello, dove sgorga ed è imbottigliata l’omonima acqua, diventa un laboratorio di ricerca a cielo aperto sulla biodiversità, grazie all’accordo tra il gruppo Sanpellegrino e Federparchi. Circa 1500 ettari di territorio saranno aperti alla ricerca, grazie al censimento e al monitoraggio della fauna e la flora presente nell’area.
Il progetto, “La fonte della biodiversità di Acqua panna”, nasce dalla collaborazione del Gruppo Sanpellegrino con Federparchi, per condividere e mettere a sistema le esperienze comuni e raggiungere l’obiettivo di divulgare l’impegno a favore della salvaguardia della biodiversità, quale contributo alla lotta ai cambiamenti climatici.
‘‘Grazie alla partnership con Federparchi abbiamo deciso di intraprendere un percorso di monitoraggio e ulteriore tutela della riserva di Acqua Panna – afferma Stefano Marini, Ad del Gruppo Sanpellegrino – perché siamo convinti che la salvaguardia del territorio e dell’ambiente sia un impegno a favore non solo della flora e della fauna, ma del benessere delle persone e dell’intera vita del pianeta. Un approccio che sintetizzerei dicendo che la biodiversità si prende cura della nostra acqua, noi ci prendiamo cura della biodiversità”.
L’impegno del Gruppo Sanpellegrino e di Acqua Panna, spiega Giampiero Sammuri, presidente di Federparchi, “è un esempio virtuoso di come oggi le aziende possono contribuire attivamente alla salvaguardia degli ecosistemi indispensabili per la vita della flora e della fauna. Per noi, che siamo impegnati tutti i giorni nella gestione dei diversi parchi e delle aree protette, collaborare con le aziende è una grande opportunità, perché ci aiuta non solo nella salvaguardia e nella custodia del territorio e del mare, ma soprattutto ci permette la condivisione di esperienze e la possibilità di utilizzare mezzi per la sensibilizzazione della popolazione”.
Il progetto è in linea con il goal 15 dell’Agenda 2030 dell’Organizzazione delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile, che si pone l’importante obiettivo di proteggere e ripristinare gli ecosistemi terrestri: utilizzare in modo sostenibile le foreste, fermare la desertificazione e il degrado del territorio, salvaguardare la biodiversità.
La Fonte della Biodiversità di Acqua Panna è anche un contributo all’impegno del Gruppo Sanpellegrino a favore del Caring for Water, che si concretizza in azioni volte alla tutela dell’acqua quale elemento fondamentale per la salute delle persone e del pianeta. Non a caso, lo stabilimento di Acqua Panna nel 2021 riceverà la certificazione Aws (Alliance for Water Stewardship), riconoscimento internazionale che promuove una gestione sostenibile e condivisa della risorsa acqua.
La riserva di Panna si trova a Scarperia, una quarantina di km a nord di Firenze. Originariamente la tenuta era una proprietà dei Medici che nel 1427 incaricarono Michelozzo di trasformare la cascina di allora in una lussuosa villa circondata da orti, giardini e un parco, affiancata a un oratorio. Pare che il nome della tenuta e della località derivasse dai tenui colori dell’intonaco, color panna appunto.
Nel tempo la tenuta venne usata per l’allevamento e l’agricoltura. Nel corso dei secoli marchesi, conti e nobili si alternarono nella proprietà, fin quando nel 1957 avvenne l’acquisizione da parte della società Sorgente Panna. Nel 2003 avviene infine la fusione della società con il Gruppo Sanpellegrino, il quale ha proseguito l’impegno, tramandato negli anni, volto al mantenimento, all’organizzazione ed al miglioramento degli ambienti naturali e alla realizzazione di colture appropriate.