Entra in funzione oggi Seabin, il cestino mangia rifiuti, installato da Findus, nell’ambito del percorso di sostenibilità promosso da Capitan Findus, e LifeGate nelle acque del porto di Cosimo De’ Medici a Portoferraio (Livorno). Il dispositivo cattura fino a 500 Kg all’anno di rifiuti galleggianti, filtrando 25mila litri di acqua marina ogni ora, 24 ore al giorno, 7 giorni su 7.
“L’installazione del Seabin – racconta Renato Roca, direttore marketing Findus – si inscrive nel più ampio percorso di sostenibilità ambientale intrapreso dall’azienda. Per noi, la salute e la salvaguardia dei mari e degli oceani sono un valore fondamentale e ci impegniamo quotidianamente per preservarli, in primis adottando metodi di pesca responsabile che minimizzino l’impatto sulla flora e la fauna marina. Le modalità di pesca e di approvvigionamento giocano infatti un ruolo importantissimo nella salvaguardia degli oceani e delle loro risorse, è per questo che circa il 90% della nostra produzione ittica complessiva è certificata Msc o Asc, con l’obiettivo di arrivare al 100% entro il 2025”.
Il Seabin è promosso nell’ambito del progetto LifeGate PlasticLess. “Siamo felici di accompagnare Findus nel suo cammino sostenibile dedicato alla salvaguardia dei mari e intendiamo supportare l’azienda nel raggiungimento di importanti obiettivi, fondamentali per la tutela degli ecosistemi – osserva Enea Roveda, Ceo di LifeGate – Dal 2018 portiamo avanti l’ambizioso progetto LifeGate PlasticLess che ha lo scopo di posizionare i Seabin in tutto il territorio nazionale per ridurre i rifiuti plastici presenti nelle acque e creare maggiore consapevolezza su questa problematica ambientale oggi così importante”.
“Per noi è un onore che la Darsena di Portoferraio sia stata scelta da due aziende come LifeGate e Findus per l’installazione del Seabin – dice Beatrice Puliti, presidente Cosimo De’ Medici – Con questo riconoscimento sigliamo ancora di più il nostro impegno nella tutela del mare”.
Il Seabin è in grado di catturare circa 1,5 kg di detriti galleggianti al giorno, ovvero oltre 500 Kg di rifiuti all’anno (a seconda del meteo e dei volumi dei detriti), comprese le microplastiche da 5 a 2 mm di diametro e le microfibre da 0,3 mm, invisibili all’occhio umano. Il Seabin può inoltre catturare molti rifiuti comuni che finiscono nei mari come i mozziconi di sigaretta.
Grazie all’azione spontanea del vento, delle correnti e alla posizione strategica del cestino, i detriti vengono convogliati direttamente all’interno del dispositivo. I rifiuti vengono catturati nella borsa, che può contenere fino a un massimo di 20kg, mentre l’acqua scorre attraverso la pompa e torna in mare; quando la borsa è piena, viene svuotata e pulita.
“L’amministrazione comunale crede fortemente nelle iniziative volte alla tutela di un territorio splendido come quello dell’isola d’Elba – conclude Angelo Zini, sindaco di Portoferraio – e confida nella collaborazione di chi lo vive quotidianamente e dei turisti che tutti gli anni fanno visita a questa bellissima isola”.