Unilever, addio ai combustibili fossili dai prodotti per pulizia entro 2030

Addio a combustibili fossili dai prodotti per la pulizia entro il 2030. E’ questo l’obiettivo di Unilever, multinazionale nella produzione di prodotti per la pulizia e il bucato, che approvvigionerà il 100% del carbonio utilizzato nella formulazione dei suoi prodotti da fonti rinnovabili o riciclate invece che dai combustibili fossili. Questo cambiamento è destinato a trasformare la sostenibilità dei marchi globali per la pulizia e il bucato, tra cui, in Italia, Svelto, Cif, Lysoform e Coccolino.  

Questo obiettivo è uno dei componenti fondamentali del programma ‘Clean Future’, un’iniziativa di Unilever per cambiare radicalmente il modo in cui alcuni dei prodotti per la pulizia della casa ed il bucato più conosciuti al mondo vengono creati, prodotti e confezionati. Clean Future è unico in quanto ambisce ad utilizzare i principi dell’economia circolare, sia nelle confezioni che nelle formulazioni per ridurre la loro impronta di carbonio. 

La maggior parte dei prodotti per la pulizia e il bucato infatti contiene sostanze chimiche derivanti da materie prime fossili, una fonte di carbonio non rinnovabile. Il passaggio che Unilever intende compiere verso fonti di carbonio rinnovabili o riciclate per queste sostanze chimiche è un volontario allontanamento da un’economia basata sui combustibili fossili. Prima iniziativa di questa portata, Clean Future è un passo fondamentale verso l’impegno assunto da Unilever di raggiungere le zero emissioni nette dei suoi prodotti entro il 2039.  

Le sostanze chimiche utilizzate nei prodotti Unilever per la pulizia e il bucato sono le principali responsabili dell’impronta di carbonio (46%). Pertanto, la loro eliminazione è fondamentale al fine di ridurre le emissioni di Co2. Unilever prevede che questa iniziativa da sola ridurrà l’impronta di carbonio dei propri prodotti fino al 20%. 

“Clean Future è la strada che intendiamo percorrere per rivedere radicalmente il nostro business. Dobbiamo mettere fine alla nostra dipendenza dai combustibili fossili, a livello di settore, anche come materia prima dei prodotti. Dobbiamo smettere di estrarre carbonio da sottoterra quando ce n’è in abbondanza in superficie, se impariamo a utilizzarlo su larga scala”, afferma Peter ter Kulve, presidente Home Care di Unilever.  

Negli ultimi mesi, sottolinea Peter ter Kulve, “abbiamo riscontrato una domanda senza precedenti dei nostri prodotti per la pulizia e siamo estremamente orgogliosi di fare la nostra parte contribuendo alla sicurezza delle persone nella lotta contro il Covid-19. Tuttavia, questo non dovrebbe essere motivo di compiacimento. Non possiamo distogliere l’attenzione dalle crisi ambientali che il pianeta, la nostra casa, deve affrontare. Inquinamento. Distruzione di habitat naturali. Emergenza climatica. Questa è la casa che condividiamo e abbiamo la responsabilità di proteggerla”.  

“Questo grandissimo progetto globale è parte dell’Unilever sustainable living plan (Uslp), un piano che coinvolge tutti i paesi in cui opera Unilever e che ha già portato a grandi risultati sia a livello mondiale che in Italia, con interventi sia a livello di formulazione dei prodotti che di packaging” commenta Ugo De Giovanni, executive marketing director Home & Personal Care Unilever Italia.  

“Già oggi diversi nostri prodotti in portafoglio hanno fragranze 100% biodegradabili, altri contengono ingredienti di origine naturale e per alcuni abbiamo ricevuto la certificazione Ecocert o la certificazione europea Ecolabel, etichetta di eccellenza ambientale assegnata a prodotti e servizi che soddisfano elevati standard ambientali durante tutto il loro ciclo di vita” aggiunge De Giovanni.  

Da anni inoltre, spiega De Giovanni, “siamo impegnati a ridurre l’utilizzo di plastica vergine. Da quest’anno, ad esempio, tutte le bottiglie dei detersivi Svelto Piatti a Mano provengono da plastica riciclata, che vuol dire immettere nell’ambiente più di 3500 tonnellate di plastica vergine in meno ogni anno. Un‘ altra strada è ridurre la quantità di plastica utilizzata nei prodotti, creando nuovi formati o modalità di utilizzo. Ne è un esempio, il nuovo Cif Ecoricarica che è un c.d. refill con il 75% di plastica in meno rispetto ad un normale spray per superfici. Tale riduzione di volume favorisce anche una notevole riduzione dei camion su strada e delle relative emissioni”. 

Unilever sta destinando un miliardo di euro a Clean Future per finanziare la ricerca ed innovazione biotecnologica, per sviluppare formulazioni biodegradabili ed a basso consumo di acqua, e per dimezzare l’uso di plastica vergine entro il 2025. L’investimento Clean Future, che va ad affiancarsi al nuovo ‘Fondo per il clima e la natura’ da un miliardo di euro, si concentra sulla creazione di prodotti per la pulizia e il bucato a prezzi accessibili che offrano risultati di pulizia superiori con un impatto ambientale notevolmente inferiore.