I cambiamenti climatici e loro conseguenze, approvvigionamento energetico, transizione agroecologica, sfruttamento dei mari e gli effetti sulla sostenibilità del pianeta e sul nostro futuro. Sono questi i temi al centro dei documentari italiani in concorso al Festival del Cinema Italiano, dal 30 settembre al 4 ottobre a San Vito lo Capo, in Sicilia, organizzato da A&D Comunicazione.
Il festival, alla sua prima edizione e che ha scelto Paolo Genovese come direttore artistico per la parte cinematografica, dedica anche un grande spazio ai temi ambientali in una apposita sezione curata da MedReAct. Saranno presentati in concorso quattro documentari: “La lunga rotta” di Roberto Lo Monaco, “Soyalism” di Stefano Liberti e Enrico Parenti, “The Climate Limbo” di Elena Brunello, regia di Francesco Ferri e Paolo Caselli, “Tra il mare e la terra” di Marco Spinelli. Al migliore tra questi, sarà assegnata la “Stella d’argento”. I film saranno, inoltre, motivo per approfondire alcune tematiche di cui si parlerà, a margine di ogni proiezione, con scienziati, esperti e attivisti.
“Il tema dell’ambiente oggi è così importante e urgente e interseca tutti i settori della società che nessuna manifestazione culturale e con una ricaduta sull’opinione pubblica può evitare di tenerne conto – dichiara Domitilla Senni di MedReAct, che ha coordinato e organizzato questa sezione del Festival – Il Festival del Cinema Italiano, puntando i riflettori sull’ambiente e interrogandosi sul contributo che l’arte può offrire nel contrastare la crisi climatica, compie quel salto di qualità che ci auguriamo si diffonda sempre più in tutti i campi della cultura”.