Il coronavirus non ferma Puliamo il Mondo. Domani, in concomitanza alla Giornata mondiale di azione per la giustizia climatica, e per tutto il fine settimana del 25, 26 e 27 settembre, la campagna di volontariato ambientale organizzata dal 1993 in Italia da Legambiente, chiamerà all’azione in tutta la Penisola tantissimi volontari e cittadini per ripulire dai rifiuti abbandonati strade, vie, piazze, aree verdi, ma anche spiagge e sponde dei fiumi.
Sostenibilità ambientale, impegno civile, senso di comunità e inclusione sociale, ma anche sport e attività fisica saranno al centro di questa 28esima edizione che sarà il primo grande appuntamento di volontariato ambientale nell’Italia uscita dal picco dell’emergenza Covid-19. Motto scelto per Puliamo il mondo 2020 sarà “per eliminare le tossine a volte basta un cestino. Fai l’attività fisica che fa bene a te ma anche all’ambiente”, per invitare le persone, dopo i lunghi mesi di lockdown e il periodo estivo, a fare un po’ di sana attività fisica iniziando con l’aiutare anche l’ambiente.
Tanti anche quest’anno gli appuntamenti in programma in tutta Italia, organizzati nel pieno rispetto delle normative anti-covid, che vedranno i volontari muniti di guanti, ramazze e mascherine. Bergamo, Napoli e Borgo Cerreto, in provincia di Perugia, ospiteranno gli eventi di punta di questa edizione 2020 che coinvolgerà cittadini, comuni, aziende e 41 associazioni.
Un fine settimana all’insegna dell’ambiente e dell’impegno civile che unirà città, località marine e lacustri, piccoli comuni e aree montane: da Ravenna dove si ripuliranno dai rifiuti abbandonati diverse spiagge interessate dalla nidificazione del fratino, a Pescara; da Roma a Torino a Cagliari, passando per Pisticci e Pontecagnano, solo per citarne alcuni.
In questa edizione 2020 Puliamo il mondo amplierà il suo campo d’azione prevedendo anche la pulizia di diverse spiagge italiane ( l’iniziativa “Spiagge e Fondali Puliti” quest’anno rientra in Puliamo il mondo) e del Mediterraneo coinvolgendo 17 Paesi (Italia, Francia, Spagna, Algeria, Libano, Tunisia, Egitto, Palestina, Croazia, Cipro, Marocco, Malta, Giordania, Macedonia del Nord, Turchia, Grecia e Libia) e un centinaio di organizzazioni grazie a Clean Up the Med, campagna finanziata dal programma dell’Unione Europea Eni Cbc Med, all’interno del progetto Common (Coastal Management and Monitoring Network for tackling marine litter in Mediterranean sea).
Altra novità riguarderà il kit di Puliamo il mondo che conterrà anche sacchi ad hoc, composti da oltre l’80% di plastica riciclata, e che si potranno usare per la raccolta di mascherine e guanti dispersi nell’ambiente. I sacchi sono offerti da Virosac, azienda specializzata nella produzione di sacchi Made in Italy e da anni sostenitrice di Legambiente.
“Quest’anno Puliamo il mondo – spiega Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente – sarà un’edizione davvero speciale sotto diversi aspetti: per il delicato momento che il Paese sta vivendo, perché coincide con la giornata mondiale di azione per la giustizia climatica e perché l’associazione ha da poco compiuto i suoi primi 40 anni. Nonostante le difficoltà di questi mesi legati alla pandemia, la nostra campagna prenderà regolarmente il via grazie ad un impegno collettivo senza precedenti, per rispettare le regole anti Covid e la salute di tutti, e soprattutto grazie al sostegno di tantissimi cittadini, desiderosi di partecipare alla tradizionale tre giorni di volontariato ambientale pensata anche per sensibilizzare le persone sul tema dei rifiuti abbandonati”.
“Un problema sempre attuale – continua Ciafani – che va affrontato continuando a promuovere campagne di informazione e sensibilizzazione e iniziative di cittadinanza attiva come fa da 28 anni Puliamo il mondo. Un modo semplice ma efficace per aiutare l’ambiente, per combattere la maleducazione ma anche i pregiudizi e il razzismo, e contribuire ad un futuro più sostenibile e solidale”.
“In vista della giornata mondiale di azione per la giustizia climatica – aggiunge – vogliamo ribadire l’urgenza di accelerare il passo nelle politiche climatiche e definire delle strategie coordinate tra i diversi Paesi per rispettare gli impegni presi, a partire dall’Accordo di Parigi, e per mettere in campo politiche adeguate allo scenario che la crisi climatica ci impone già, che sono ancora più urgenti in questa fase di ripartenza dell’economia dopo la crisi causata dalla pandemia”.
Versione italiana del più grande appuntamento internazionale di volontariato ambientale, “Clean-Up the World” nato a Sydney nel 1989, Puliamo il mondo 2020 è realizzato in collaborazione con la Rappresentanza in Italia della Commissione europea e gode del patrocinio del ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, del ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, di Upi (Unione Province Italiane), FederParchi, Unep (Programma per l’Ambiente delle Nazioni Unite). Partner dell’iniziativa sono: Poste Italiane, Novamont, E.ON, Ernst Young, Virosac, Ecotyre, Hankook, Naturasì, Caes. Media partner è La Nuova Ecologia. L’iniziativa di Legambiente è inoltre realizzata nell’ambito del protocollo d’intesa con il ministero dell’istruzione, dell’Università e della Ricerca.