Le emissioni di gas serra sono diminuite di circa il 9,8% nel 2020, a causa della pandemia, ma nel 2021 hanno riprese a crescere, si stima del 6%, non rispettando così il senso del Green Deal che vuole una ripresa senza aumento di emissioni. È quanto emerge dalla Relazione sullo stato della Green Economy presentata in occasione degli Stati Generali della Green Economy in corso a Ecomondo.
Se l’Italia recepisse il nuovo target europeo di riduzione del 55% al 2030, si sottolinea nella relazione, dovrebbe tagliare le proprie emissioni entro i prossimi 10 anni del 26,2, riducendole del 2,6% all’anno nei prossimi 10 anni.
Si stima che nelle città si producano due terzi delle emissioni globali di gas serra: nessun percorso di decarbonizzazione può prescindere da un loro pieno coinvolgimento.
La sfida della neutralità climatica è dunque un impegno decisivo per il futuro delle città, ma anche una occasione di riqualificazione ecologica. In vista della Cop26 di Glasgow, per promuovere un nuovo protagonismo delle città per il clima e sostenere un rinnovamento del Patto dei Sindaci aggiornato ai target al 2030 e al 2050, lo scorso 8 luglio è stata presentata dal Green City Network “La Carta delle città verso la neutralità climatica” che ha già ricevuto le adesioni di oltre 45 città italiane.