Ravenna per tre giorni capitale europea dell’energia. Al Pala De Andrè della città romagnola è in corso l’Omc, la conferenza Mediterranea sull’energia, primo appuntamento in presenza dopo la pandemia in cui tutti i principali attori del settore energetico si stanno confrontando sui grandi temi che sono nell’agenda mondiale da qui ai prossimi decenni. Dalla transizione verso un futuro con meno emissioni e crescita sostenibile, al cambiamento climatico. 

“La sfida per il futuro in tema di rinnovabili è quella di assicurare la loro crescita – spiega Alessandro Puliti Chief Operating Officer Natural Resources of Eni – noi abbiamo un obiettivo di aver installato 60 GigaWatt da fonti rinnovabili entro il 2050 e il raggiungimento di questo target è fondamentale nella nostra strategia di decarbonizzazione”. 

Meno combustibili fossili e più energie rinnovabili è obiettivo comune a tutti gli attori che lavorano nel campo dell’energia, per questo fare sistema diventa fondamentale.”Tutti sanno – continua Puliti – che le rinnovabili sono fonti intermittenti e non programmabili e quindi vanno implementate con fonti di energia che invece possano sopperire a questa difficoltà almeno fino a quando non si riusciranno a mettere in azione sistemi di ‘energy storage’ (conservazione) chiaramente la generazione da gas avrà ancora un ruolo molto importante”. 

Unico modo per consentire al Pianeta di rigenerarsi e di assorbire naturalmente CO2 è la conservazione delle foreste. In caso di disboscamento eccessivo tutti gli obiettivi per i prossimi anni non verranno raggiunti. “Su questo abbiamo target importanti – ha continuato Puliti – 40-50 milioni di tonnellate di CO2 l’anno assorbite entro il 2050. E’ un aspetto molto importante perché la mancanza della conservazione delle foreste rischia di vanificare tutti gli sforzi fatti per la decarbonizzazione”. 

Capitolo pandemia. Questi mesi hanno colpito tutti i settori, anche quello energetico. Ma sia a livello di strategia che a livello di attività sul campo il settore non ha subito alcun rallentamento. “Posso garantire che Eni non si è mai fermata – ha concluso Alessandro Puliti – abbiamo continuato a lavorare con i protocolli di sicurezza per i lavoratori , e non si è fermato nemmeno lo sforzo verso la transizione energetica”.