Transizione green, imprese e istituzioni a confronto

A Milano in occasione della settimana del Salone del Mobile, si è svolto il primo di una serie di incontri itineranti tra il mondo industriale e le istituzioni, per confrontarsi su una delle più importanti sfide del futuro: la transizione green. ‘Sostenibilità, una scelta necessaria per il mondo industriale’, ha visto la partecipazione in videoconferenza anche di Patrick Moore, tra i fondatori di Greenpeace, ad aver accolto l’invito di Itlas, una delle grandi aziende europee della trasformazione del legno e promotrice del workshop.  

“Abbiamo fatto della sostenibilità la nostra mission e il fulcro centrale della nostra azienda – ha raccontato Patrizio Dei Tos, amministratore delegato di Itlas. Ed è stato un piacere confrontarsi con il presidente di Greenpeace per portare avanti il discorso della sostenibilità augurandoci che siano sempre più numerose le aziende che possano seguire il nostro esempio. Siamo convinti che bisogna accogliere l’invito delle nuove generazioni a lavorare per un mondo diverso”.  

Ma sostenibilità, ha spiegato Dei Tos, “significa anche investimenti importanti, coinvolgimento del mercato, creazione di nuovi macchinari, nuove pratiche per bilanci e ognuna di queste voci racconta una rivoluzione in atto. Tutta la catena industriale è chiamata a rispondere a questa sfida. Uno sforzo così massiccio sarebbe inutile se non fosse condiviso dall’azienda della porta accanto”, ha concluso Patrizio Dei Tos.  

Discorso pienamente condiviso anche da Marco Casamonti, architetto e professore di progettazione architettonica urbana alla scuola politecnica di Genova. “Il processo di sostenibilità può essere paragonato a quello dei vaccini. Non serve ci sia una sola azienda virtuosa, ma per arrivare al raggiungimento del traguardo serve un’intera filiera che lavori verso la stessa direzione. Dobbiamo riflettere sulla possibilità di tornare a costruire senza consumare il suo suolo come si faceva in passato. Due terzi dell’energia globale, vengono utilizzati per le abitazioni, case e uffici”.  

“Risparmiare su questi 2/3 vorrebbe dire fare qualcosa di straordinario per interrompere questa escalation di temperature che stanno compromettendo il nostro sistema ambientare complessivo. Per arrivare a questo ci vuole una rivoluzione culturale e una consapevolezza di massa. L’azione del singolo non vale niente se non c’e a livello globale, così come non serve a nulla vaccinarsi nei paesi ricchi se i paesi poveri vengono lasciati senza aiuti. Dobbiamo quindi lavorare affinché ci siano atteggiamenti virtuosi da parte di tutti attraverso una nuova filosofia” ha dichiarato Casamonti. 

Un grande aiuto può arrivare dai giovani, come ha sottolineato Gabriella Chiellino, fondatrice di eAmbiente Group. “Gli under 30 hanno sempre voglia di cambiare il mondo, se aggiungiamo anche l’educazione e lo studio con percorsi scolastici che avvicinano i giovani a delle competenze tecniche, penso si possa arrivare a raggiungere grandi risultati. Le nuove scienze ambientali ed energetiche sono necessarie e prioritarie. Noi stessi nelle nostre aziende ci occupiamo di formare delle nuove generazioni che sappiano valutare l’impatto ambientale e ridurne le conseguenze”, ha concluso Chiellino.