Innovazione e digitalizzazione per la sostenibilità, da Webuild investimenti per 30 mln di euro entro il 2023

Innovazione e digitalizzazione come pilastro per la crescita sostenibile e della tutela ambientale, a cui destinare investimenti importanti nella ricerca di soluzioni sempre più tecnologiche e green. Particolare attenzione ai consumi idrici, energetici e di materiali, ma anche alla tutela della biodiversità. E’ l’impegno di Webuild, il leader italiano delle grandi opere, che destinerà proprio a innovazione e digitalizzazione 30 milioni di euro di investimenti aggiuntivi entro il 2023, con l’obiettivo di sviluppare un’infrastruttura tecnologica IT integrata di gruppo e per lo studio e l’applicazione di soluzioni tecnologiche innovative che consentano di migliorare le performance ambientali, di sicurezza e qualità. 

Promuovere l’automazione, la digitalizzazione e l’innovazione dei dati è anche uno degli obiettivi che il 27 maggio, in occasione della loro riunione annuale, si sono posti i ministri dei trasporti dei 63 Paesi membri dell’International Transport Forum dell’Ocse, che hanno quindi deciso di utilizzare il recupero dalla pandemia Covid-19 per “cogliere l’opportunità di ricostruire meglio”. Anche il Pnrr del governo italiano, d’altra parte, scommette sull’innovazione, uno dei temi su cui Webuild ha basato la sua strategia di crescita sostenibile, trasformando progetti e cantieri in laboratori per nuove soluzioni. 

L’innovazione e la digitalizzazione, che rientrano nell’Obiettivo di sviluppo sostenibile dell’Onu (SDG 9), sono state inserite tra le priorità aziendali appunto in un’ottica di sostenibilità e inserite nel Piano Esg 2021-2023 che è stato recentemente varato. 

Ecco come questo impegno di Webuild si concretizza ‘sul campo’, all’interno dei cantieri e nelle proprie attività. Ad esempio, per quanto riguarda le tecniche costruttive, il Riser Concept, sistema sviluppato da Webuild nell’ambito del progetto di risanamento ambientale del fiume Riachuelo, in Argentina, è un esempio dell’applicazione operativa delle attività di ricerca e sviluppo del Gruppo. Il sistema verrà utilizzato per l’installazione di tubazioni verticali in ambiente sottomarino ed è finalizzato alla riduzione dei consumi energetici, dei rischi di costruzione e degli impatti ambientali tipici delle attività off-shore. 

Un altro esempio è la Tbm (tunnel-boring machine, fresa meccanica) utilizzata per lo scavo di 4,6 chilometri del tunnel idraulico di Lake Mead, negli Stati Uniti, in prossimità di Las Vegas: un prototipo unico al mondo, progettato per resistere a condizioni di pressione mai sperimentate nella storia del tunneling: l’avanzamento avviene a una pressione massima di 15 bar, che è il doppio del precedente record mondiale. In Australia entrerà in funzione un’altra Tbm all’avanguardia, Snowy 2.0, per la realizzazione di tunnel idraulici inclinati di grandi dimensioni. Una delle particolarità di questa macchina è che la cabina di controllo e i container per il personale, per gli ingegneri di turno, per il pronto soccorso e per il salvataggio, sono adattati durante lo scavo alle diverse pendenze. 

Sul fronte progettazione, design e sviluppo, gli investimenti in innovazione del Gruppo premiano l’intelligenza artificiale. Il robot inspection di Webuild impiegato sul ponte San Giorgio di Genova, sviluppato per efficientare le attività ispettive, scansiona e monitora le superfici in acciaio dell’impalcato esterno per garantire i massimi livelli di controllo e sicurezza. Al suo fianco lavora il robot wash, totalmente green, utilizzato per pulire le pannellature vetrate e i pannelli fotovoltaici a bordo ponte. Grazie ai due robot l’affidabilità dell’opera cresce mentre i costi di gestione flettono. 

Nel contempo, il Gruppo Webuild prosegue sul percorso di trasformazione digitale dei cantieri, puntando su digitalizzazione e sensoristica. La digitalizzazione dei device, dotati di intelligenza artificiale e posizionati su dumper, escavatori, bulldozer, gru, rulli e non solo, registrano le informazioni relative alla velocità dei mezzi, ai consumi di carburante e al livello di produttività delle macchine. Il sistema integrato di monitoraggio di sistemi e Tbm raccoglie ed elabora in tempo reale tutti i dati raccolti dalla Tbm e da tutti gli impianti e le attrezzature utilizzate in cantiere. Una volta messe insieme, il sistema veicola le informazioni in forma aggregata a una sala di controllo. 

Webuild progetta il cantiere sottoponendo tutti i processi industriali a valutazione, efficientamento e ottimizzazione delle componenti ambientali, con particolare attenzione ai consumi idrici, energetici e di materiali. Per questo il campo logistico, tra le maggiori fonti di consumo energetico all’interno dell’area sottoposta a intervento, rispetta criteri di sostenibilità. Green e smart la fabbrica di conci, che integra soluzioni di innovazione, efficientamento, circular economy e di riduzione dell’impronta ambientale. Il Gruppo studia anche una Tbm in grado di ridurre del 20 per cento i consumi energetici, da testare su alcuni lotti della linea ferroviaria ad alta velocità Napoli-Bari. Ma l’attenzione all’innovazione sostenibile del Gruppo traspare anche dai progetti per la tutela dei territori che ospitano i cantieri: con l’intelligent biodiversity monitoring Webuild assicura il monitoraggio di flora e fauna.