Venezia scommette sulla “prenotabilità” della città, contro il turismo selvaggio e per regolare i flussi. La questione è stata trattata dal sindaco Luigi Brugaro, nel corso della presentazione della Fondazione “Venezia capitale mondiale della sostenibilità”, sottolineando che “siamo i primi al mondo a farlo. Abbiamo chiesto e ottenuto una legge sui contributi di accesso, che non è stata ancora messa in essere per due motivi. All’inizio la legge prevedeva che questo contributo venisse assolto dai vettori, ma Ferrovie dello Stato non sono in grado di farlo per la rete commerciale”.  

“La somma non ci serve per incassare i soldi, poiché i bilanci del Comune sono stati messi apposto, ma per mitigare l’effetto delle masse che arrivano”. Per questo, servono tornelli d’ingresso, gestiti da una centrale di controllo che dovrebbe espandere i punti monitorati. Per passarli, basterà uno smartphone per avere la chiave d’accesso: “Sarà a disposizione di chi lavora in città, dei residenti e tutti gli aventi diritto. Sarà la prima esperienza al mondo di gestione della città. Non aveva senso farlo durante la pandemia, né sarà necessario farlo il prossimo anno”.  

“Stiamo facendo i primi sondaggi e acquisti, per trovare le migliori soluzioni tecniche. Ma sicuramente prossimamente inizieranno le sperimentazioni e chiederemo a tutti un po’ di pazienza”. Ha quindi ringraziato il governo Draghi per aver portato il G20 Economia di questi giorni nella Laguna, in occasione dei suoi 1600 anni e ha puntualizzato: “Li stiamo celebrando e siamo partiti con il piede giusto. Questo summit è stato un grande successo, i partecipanti sono rimasti estasiati da Venezia. Siamo tornati al centro del mondo”.